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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Boom di immigrazione anomala di giovani albanesi, Arlotti interroga Alfano

Il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti sollecita con un’interrogazione l’attenzione del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sul caso del boom dell’anomala immigrazione di minorenni albanesi

E’ stata approvata alla Camera la legge che modifica il Testo Unico sull'immigrazione con misure che agevolano la protezione dei minori stranieri non accompagnati. Intanto il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti sollecita con un’interrogazione l’attenzione del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sul caso del boom dell’anomala immigrazione di minorenni albanesi nel territorio di Rimini e in tutta la regione. "Secondo le stime del ministero dell’Interno, nell'ultimo anno sono stati circa 10mila i minori stranieri fuggiti da guerre e carestie - analizzata il parlamentare riminese -. Di questi il 20% ha fatto perdere le proprie tracce: spesso i ragazzi non accompagnati sono arruolati dalla criminalità organizzata che promette loro lavoro o il viaggio per raggiungere i parenti in Europa, ma finiscono vittime di abusi, nel racket della prostituzione e dello spaccio".

"La legge, passando la gestione dei minori stranieri non accompagnati allo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati costituito dalla rete degli enti locali) fornisce ai Comuni che vi aderiscono maggiore sostegno in termini di supporto finanziario e realizzazione dei progetti di accoglienza, evitando così il rimpallo tra Stato, enti locali e comunità - prosegue Arlotti -. C’è però il caso particolare dei minori stranieri di nazionalità albanese non accompagnati, segnalato da diversi Comuni dell’Emilia-Romagna e dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna".

Proprio su questo flusso migratorio Arlotti ha sollecitato il ministro Alfano: secondo un rapporto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, al 31 ottobre 2015 i minori stranieri non accompagnati in Italia erano 9.699, di cui l’11,9% di origine albanese (1.159) e di questi un terzo (32,2%) si trovava in Emilia Romagna, dove rappresentava il 63,7% del totale dei minori stranieri non accompagnati (374 su 587). “Dal 2013 all’ottobre 2016 il flusso dei minori stranieri non accompagnati di nazionalità albanese ha subito anche in provincia di Rimini un’impennata, dai 3 del 2013 ai 26 di quest’anno – evidenzia il deputato nella sua interrogazione -. Attualmente i ragazzi albanesi inseriti in struttura sono 33 su un totale di 41 minori stranieri non accompagnati accolti”.

Una migrazione che sembra configurare, come rilevato anche dal Procuratore per i minorenni, “un improprio sfruttamento del welfare nazionale a tutela dei minori in assenza di condizioni legittimanti”, dietro cui si nasconderebbero attività illecite specificamente organizzate per il trasferimento dei giovani albanesi verso l’Italia, con particolare riferimento al territorio riminese. “Dai loro racconti si apprende infatti che vengono accompagnati in Italia in aereo o in nave da un familiare, e che spesso hanno dei riferimenti nella cerchia familiare d’origine già migrata sul territorio italiano, presso cui si appoggiano per un periodo da qualche giorno a un mese, per poi presentarsi presso le Forze dell’Ordine. Questi ragazzi, come riferisce l’Osservatorio internazionale per le migrazioni, non aderiscono alle proposte di progetti di reintegro sociale in Albania, né dimostrano interesse ai progetti di sostegno e tutela sociale proposti dal Servizio tutela minori sul territorio. Anzi, assumono spesso comportamenti devianti che ne rendono difficile la gestione nelle strutture di accoglienza”.

Gestione che per i Comuni rappresenta un costo. “Dal 2015 è previsto un contributo da parte del Ministero pari a 45 euro a minore al giorno – ricorda Arlotti -, a fronte di un costo medio in struttura di 80/90 euro a minore al giorno, con la differenza a carico dei bilanci sociali degli enti”. Al momento nel riminese è attivo sul tema un tavolo coordinato dalla Prefettura di Rimini che vede tra i vari partecipanti anche la Questura di Rimini, il Comando Provinciale dei Carabinieri e il Tribunale di Rimini, conclude Arlotti, che chiede ad Alfano, considerata la specificità dei datati accordi Italia-Albania in materia di immigrazione, di affrontare il problema anche in collaborazione con i ministeri degli Esteri e delle Politiche sociali per porre un argine all'anomalo flusso migratorio.

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