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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Inquinamento e A14, i 'grillini': "Rimini soffoca e la Regione ignora"

Il Movimento 5 Stelle torna sul tema dell'inquinamento da PM10 e alla realizzazione della terza corsia dell'A14. "Ancora una volta ci sentiamo ripetere che l'inquinamento di Rimini dipende dal traffico cittadino"

Il Movimento 5 Stelle torna sul tema dell'inquinamento da PM10 e alla realizzazione della terza corsia dell'A14. “Ancora una volta ci sentiamo ripetere che l'inquinamento di Rimini dipende dal traffico cittadino, mentre la mappa dell'Arpa parla chiaro: la principale fonte di inquinamento da PM10 deriva invece proprio dall'autostrada. E ci devono spiegare come passando dalle 6 corsie attuali (4 corsie di autostrada più 2 di SS16), alle previste 10 (6 autostrada + 4 SS16) il problema si risolverà, e non raggiungerà invece vette ancora più preoccupanti e pericolose”.

“Avevamo fatto notare che contrariamente alle prescrizioni della VIA, l'ente che sta attualmente realizzando i controlli sulla qualità dell'aria è SPEA, società del Gruppo Autostrade. Quindi, controllato e controllore sono lo stesso soggetto, in totale spregio del buon senso e delle esigenze di salute dei cittadini. - ricordano i rappresentanti del Movimento 5 stelle -  Avevamo sottolineato che la "rete di monitoraggio fissa per il rilevamento in continuo dell’inquinamento atmosferico" prevista dal Decreto Ministeriale 405/07, si risolveva in un'unica centralina fissa, tra l'altro in campagna, alla periferia di Rimini. Centralina che comunque, su 357 misurazioni giornaliere, aveva raggiunto o superato il valore limite di 50 μg ben 67 volte, pari al 19% del totale delle misurazioni. Avevamo chiesto alla Giunta regionale di adempiere ai suoi doveri, e, visti gli sforamenti continui e ripetuti, di imporre alla Autostrade spa la messa in posa di misure di mitigazione degli inquinamenti stessi, possibili allo stato attuale di sviluppo tecnologico, come ad esempio, l'intubamento dei tratti urbani di autostrada con filtraggio delle polveri (come hanno fatto ad esempio con la Secante di Cesena)”.

“La Regione risponde che in corso d'opera, il monitoraggio dell'aria viene fatto con una centralina fissa, e una mobile (ma la legge parla di "rete di monitoraggio fissa"). Ammette che nei rilievi effettuati prima dell'inizio dei lavori, le concentrazioni erano "quasi sempre conformi ai limiti normativi". Appunto, quasi sempre, il 19% delle volte, no – precisa la nota - Attenzione, però, "la distribuzione temporale delle concentrazioni delle campagne ha evidenziato nel complesso una significativa variabilità dei livelli ambientali, determinata per la maggior parte dei casi da fattori meteorologici piuttosto che dalle emissioni antropiche della zona." Insomma, è colpa del tempo. E chi si aspettava l'abbattimento delle emissioni in atmosfera con soluzioni veramente moderne e a reale tutela della salute dei cittadini, rimarrà deluso. Intubamento dell'autostrada? Macchè, la società Autostrade se la caverà con la "progettazione" di una superficie pari a 25.000 mq sistemata con formazioni arbustive e di un'area alberata, in corrispondenza delle coperture di Covignano e Scacciano. E alla fine della lettera che l'Assessore fa partire il solito disco rotto, quando dichiara che "Si evidenzia, infine, che sia il progetto di ampliamento della terza corsia della A14, sia la Variante alla SS 16, sono finalizzate alla fluidificazione del traffico che, nel territorio della città di Rimini, è generato, in particolare, dall'attrattività delle sue strutture ricettive turistiche, produttive e commerciali. Tale fluidificazione, insieme al miglioramento tecnologico del parco veicolare, nonché al complesso delle misure di mitigazione e compensazione ambientale, dovrebbero contribuire ad un significativo miglioramento dell'attuale stato di qualità dell'aria."
 
 

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