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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Coriano

L'antenna di Coriano in Regione: Pd e M5s chiedono lumi sull'opera che "deturpa patrimonio culturale"

Interrogazione sulla stazione radio base sistemata, a insaputa della Soprintendenza che poi è intervenuta parlando di danno, vicino alla storica Rocca Malatestiana

La Regione si attivi per impedire che l’antenna per la telefonia mobile a Coriano (Rimini) deturpi il patrimonio culturale “e che i vincoli architettonici per la tutela dei siti storici vengano rispettati, in osservanza dell'articolo 9 della Costituzione”. Lo chiede il Partito democratico in un’interrogazione firmata anche dal Movimento 5 stelle. Alla Giunta, è posta la domanda se “intenda attivarsi con il ministero della Cultura e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini”.

L’antenna della società Wind Tre spa, alta 36 metri, venne realizzata nel 2018 con i pareri favorevoli di Arpae, dell’Asl e dell’Ente nazionale aviazione civile. Il luogo prescelto, però, non aveva soddisfatto il Comune che aveva chiesto di spostarla. Dal 2020, l’antenna sorge vicino al muro di cinta del cimitero. Né Comune né Wind Tre, si legge nell’interrogazione, hanno mai trasmesso “alcuna informazione o richiesta di parere o di autorizzazione all’amministrazione corianese o alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, né la stessa Soprintendenza è mai stata interpellata in merito al progetto”.

La Soprintendenza lo ha saputo nel 2020 e ha contattato il Comune, affermando che la nuova posizione “non rispondeva ai principi di tutela” perché troppo vicina alla storica Rocca Malatestiana. Il Comune ha avvertito la società di telefonia che i lavori venivano sospesi, ma era tardi. Nel gennaio 2021, il Comune ha risposto alla Soprintendenza dicendo che i lavori si erano conclusi prima dell’ordinanza di sospensione. La Soprintendenza ha affermato che l’antenna ha causato un danno al patrimonio culturale corianese e ha indicato al Comune il ripristino dell’area “consistente nello smontaggio dell’impianto e nella completa rimozione della struttura di fondazione realizzata in aderenza al muro di cinta del cimitero, preservandone le condizioni iniziali”.

In riferimento all'interrogazione presentata dai consiglieri regionali Rossi e Piccinini sul tema dell'antenna di telefonia presente a Coriano, il candidato di Coriano Futura Cristian Paolucci afferma come "Un obbrobrio di 36 metri, a ridosso del cimitero, che oscura e sovrasta il Castello malatestiano, deturpando il nostro bellissimo paesaggio. Eccola qui l'eredità di dieci anni di amministrazione Spinelli, unica 'opera' lasciataci in dote: un colosso d'accio che si staglia proprio davanti agli occhi. Prendersi cura di un paese vuol dire difendere anche il suo patrimonio storico e culturale, perché è attorno ad esso che nasce e si fortifica la nostra identità. Anche la Sovrintendenza ha ritenuto che l'Antennone stia arrecando un danno irreparabile e ha indicato all'amministrazione comunale di Coriano di dare avvio, a sue spese, ad un progetto di ripristino dell'area, consistente nello smontaggio dell'impianto e nella completa rimozione della struttura di fondazione. 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐂𝐨𝐫𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐅𝐮𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐨𝐯𝐫𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐦𝐚 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐚𝐝 𝐞𝐬𝐩𝐫𝐢𝐦𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐧𝐭𝐞𝐧𝐧𝐨𝐧𝐞, 𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐝𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 𝐚𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐯𝐨𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚̀. Nel frattempo ci impegniamo fin da ora a tutelare al meglio il nostro territorio attraverso. 𝐋'𝐚𝐝𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐨 sull'installazione, la localizzazione e il monitoraggio degli impianti di radiotelecomunicazione, in linea con le normative vigenti; andando ad individuare e mappare i luoghi sensibilirispetto ai quali regolamentare l'insediamento delle Antenne".

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