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La Petitti pone il veto sulla didattica a distanza: "Chi non si vaccina resti a casa"

Il presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna: “Si eviti la Dad, la scuola non può essere in balia di chi tratta la scienza come un complotto”

Il nuovo decreto Covid ha introdotto l’obbligo del Green Pass per numerose attività. Il settore scolastico per il momento è stato escluso dal provvedimento, con l’intenzione da parte del governo di discuterne a parte. Già questa settimana il dossier dovrebbe finire sui tavoli istituzionali per un confronto. In vista della riapertura dell’anno scolastico a settembre i nodi da sciogliere sono tanti. Due in particolare i punti di discussione: la vaccinazione dei docenti e del personale Ata e la vaccinazione degli studenti, il tutto per scongiurare il ricorso alla didattica a distanza. Ed è proprio su questa soluzione estrema che pone il veto Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna: “Si eviti la Dad. Vaccino obbligatorio per personale scolastico. La scuola non può essere in balia di chi tratta la scienza come un complotto”.

"Evitare la didattica a distanza deve essere in cima alle priorità del Governo - spiega la Petitti. - Lo dico senza mezzi termini, non possiamo permetterci altri mesi di lezioni davanti agli schermi di telefonini, tablet o computer. La pandemia ci ha aiutato a capirne l’utilità, a farne uno strumento di apprendimento aggiuntivo, ma non sostitutivo. Ora che abbiamo i vaccini a disposizione e che la campagna sta procedendo spedita, mi auguro con tutto il cuore che l’ipotesi di un prolungamento della Dad anche in autunno sia ampiamente scongiurato. E proprio per questo è più che mai fondamentale completare il ciclo di vaccinazione per la fascia più giovane, per i docenti e per il personale scolastico, raggiungendo l’immunità di gregge e, contemplando, se opportuno, ulteriori strategie di sicurezza, funzionali alla riapertura dei plessi. I nostri ragazzi hanno già pagato caro il prezzo dell’emergenza Covid in termini formativi e di socializzazione, così come molte famiglie hanno dovuto moltiplicare gli sforzi domestici per conciliare lavoro e famiglia. Adesso è il tempo della massima responsabilità da parte delle istituzioni e delle prese di posizione chiare. Presidi, corpo docente e personale scolastico devono essere vaccinati per garantire la piena sicurezza della scuola. Serve l’obbligo, in modo tale da azzerare la soglia dei restii al vaccino, che fortunatamente non è maggioritaria, ma comunque determinante. Non possiamo più correre il rischio di negare agli alunni il diritto allo studio in presenza, sarebbe una vera e propria assurdità, dal momento che abbiamo uno ‘scudo’ per proteggerci.

"La scuola non può essere in balia di chi tratta la scienza e la medicina come dei complotti, dei prodotti di chissà quale disegno diabolico. Le ‘correnti’ dei No Vax producono un danno gigantesco per l’intera collettività, non soltanto per se stessi - aggiunge la Petitti. - Chi non si vaccina resti a casa. Riaprire in presenza è necessario per il nostro sistema scolastico e dobbiamo fare di tutto perché questo accada, evitando anche eventuali “stop and go” a cui abbiamo assistito in passato. La scuola è una priorità e dobbiamo dimostrarlo con i fatti. Un grazie anche a tutti i dirigenti, professori e personale scolastico che hanno risposto subito con responsabilità all’appello dei vaccini, dando il loro indispensabile contributo nel contrasto al Covid".

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