La Regione lancia avvertimento: "Fusione fiere Rimini-Bologna sia fatta senza costi sociali"
L'assessore regionale alle Attività produttive Vincenzo Colla mette in chiaro che non ci dovranno essere sacrifici per i lavoratori
Se la fusione tra Bologna e Rimini arriverà fino in fondo, sarà la nascita del "più grande gruppo fieristico del paese in grado di lottare con i competitor internazionali". L'assessore regionale alle Attività produttive Vincenzo Colla 'tiene calda' l'operazione che coinvolge i due expo. Ma mettendo in chiaro fin da ora che non dovranno esserci sacrifici per i lavoratori. Il piano industriale, sottolinea Colla rispondendo in commissione ad una interrogazione della forzista Valentina Castaldini ("Perchè si è deciso di concludere questa fusione poco prima delle elezioni amministrative?" domanda maliziosamente l'azzurra), è "competenza dei due Cda come anche i passaggi formali di presentazione del documento ai soci". "Noi non abbiamo dato, naturalmente, un legame temporale a qualche scadenza elettorale- chiarisce l'assessore- uno dei punti che abbiamo richiesto, invece, è che il piano industriale non abbia impatti sociali. Ci lavorano tante persone in quelle fiere e l'operazione non deve impattare su di loro". L'assessore ha poi riportato l'operazione all'interno della crisi provocata dalla pandemia mondiale: "Siamo dentro a uno scenario nuovo dal punto di vista dell'immediatezza, visto quanto hanno inciso i Dpcm sul sistema fieristico, ma questo nulla toglie alla direzione intrapresa dal sistema delle fiere".
Cassa depositi e prestiti, sottolinea Colla, "ha dato disponibilità a fare operazioni di sostegno finanziario. Vogliamo mantenere tutta la trasparenza possibile in questa operazione indispensabile per una grande regione manifatturiera e industriale come la nostra". Per noi, sono ancora le parole dell'assessore, il sistema fieristico regionale "ha una valenza strategica. Rappresenta la capacità del territorio di presentare i propri prodotti e avere relazioni mondiali considerando l'indotto eccezionale che ha per dimensione e competenza. Abbiamo dato l'assenso al percorso per la fusione della fiera di Bologna con quella di Rimini deliberato formalmente dai due Cda". Castaldini si dice "soddisfatta dell'impegno che la Regione sta mettendo per salvaguardare alcune categorie". "Sono meno soddisfatta- aggiunge poi- del riserbo con cui si parla di questa fusione tra la Fiera di Bologna e quella di Rimini, perchè la politica puù dare un contributo fondamentale e perchè oggi non possiamo permetterci di sbagliare".