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Politica Morciano di Romagna

La sfida dell'Unione dei Comuni, continua il lavoro del Pd

Sala piena, martedì sera a Morciano, per il “laboratorio” del Partito democratico di Rimini sul riordino istituzionale. Dopo la Valmarecchia, il percorso coinvolge ora la Valconca

Sala piena, martedì sera a Morciano, per il “laboratorio” del Partito democratico di Rimini sul riordino istituzionale. Dopo la Valmarecchia, il percorso coinvolge ora la Valconca. All'incontro con Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, hanno partecipato tutti gli amministratori dei Comuni della vallata, numerosi operatori, rappresentanti delle parti sociali e cittadini per affrontare insieme i temi della gestione associata dei servizi e dell'Unione fra gli enti locali.

Presenti, fra gli altri, i sindaci Claudio Battazza, Christian D'Andrea, Fabio Forlani, Nadia Fraternali, Ruggero Gozzi, Edda Negri, l'assessore provinciale Fabio Galli, il consigliere regionale Roberto Piva, Giorgio Sagrini per la segreteria Pd Emilia-Romagna, il segretario provinciale Pd Emma Petitti, il segretario Pd Valconca Oriana Bertuccioli. La sfida del riordino istituzionale e della gestione associata delle funzioni dei Comuni riguarda da vicino il futuro del territorio. Il Pd intende guidare un processo di grande innovazione, semplificazione, razionalizzazione e potenziamento del sistema delle autonomie locali.

“L'articolo 16 della 'manovra bis' in tema di gestioni associate ha provocato uno stato di profonda incertezza e disorientamento soprattutto nei piccoli Comuni – ha ricordato in apertura Emma Petitti - Il recentissimo rinvio al 30 settembre 2013 per la gestione associata obbligatoria di tutte le funzioni fondamentali dei Comuni (amministrazione e controllo, polizia locale, istruzione, viabilità e mobilità, territorio e ambiente, welfare e sociale) e il riordino delle funzioni oggi in capo alle Province entro il 31 dicembre di quest'anno creano le condizioni affinché siano le comunità locali, attraverso processi partecipativi, a costruire un progetto politico chiaro di gestione dei servizi per salvaguardare la qualità e l'identità dei territori”.

Il laboratorio del Pd intende individuare i percorsi per la fusione attraverso la forma dell'Unione dei Comuni o la convenzione, gli ambiti per la gestione dei servizi, il rapporto fra questi e i distretti. Gli obiettivi irrinunciabili del riordino sono la semplificazione amministrativa, la razionalizzazione dei costi e della spesa, l’innovazione dei sistemi autonomi locali nella direzione dei risparmi e delle economie di scala, valorizzando al contempo le peculiarità e la vocazione del territorio.

“Non è un’operazione di sola 'ingegneria istituzionale' quella che dobbiamo affrontare nel prossimo anno e mezzo – spiega Petitti -. Discutiamo la riforma con i territori perché non sia calata dall'alto e semplicemente 'applicata' dalle istituzioni e 'subita' dalle persone. Aumentando la consapevolezza dei cittadini, le comunità possono ripensare i servizi, le funzioni, le competenze e i processi in modo efficiente e meno costoso, e con essi le forme di aggregazione”.

Il Pd crede che sia necessario affrontare il tema del riordino istituzionale in termini di sistema, dal Governo alle istituzioni locali ai cittadini, perché ogni livello possa sentirsi partecipe e utile al cambiamento. Il percorso avviato con la Valconca, così come con la Valmarecchia, proseguirà con gli altri Comuni della provincia e con la Regione per approfondire le questioni e concretizzare risultati e decisioni veloci.

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