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Lavoratori frontalieri, accolto ordine del giorno presentato da Pizzolante (Pdl)

La Camera dei Deputati ha accolto l'Ordine del giorno dell'onorevole Sergio Pizzolante collegato alla ratifica dell'accordo bilaterale in materia di imposizione fiscale tra Italia e San Marino

La Camera dei Deputati ha accolto l’Ordine del giorno dell’onorevole Sergio Pizzolante collegato alla ratifica dell’accordo bilaterale in materia di imposizione fiscale tra Italia e San Marino. Il documento impegna il Governo a “prevedere un’apposita iniziativa normativa del Parlamento italiano, come stabilito dall’accordo in fase di ratifica, che risolva in maniera definitiva la questione del trattamento fiscale dei lavoratori frontalieri, perché dal 2013, senza questa legge e senza franchigia, le tasse in Italia si pagherebbero sul 100% dell’imponibile”.

L’Ordine del Giorno ribadisce la necessità di “una prospettiva organica, così da evitare che la tassazione dei redditi dei lavoratori frontalieri continui a essere sottoposta alla precarietà delle successive leggi di stabilità e goda invece di una norma autonoma e senza limiti di validità”. La Camera dei deputati ha approvato all'unanimità il progetto di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali. Approvato anche il Protocollo aggiuntivo e il relativo Protocollo di modifica con l'abbinata proposta di legge.

Grande soddisfazione da parte del deputato Pd riminese Tiziano Arlotti, relatore del disegno di legge in Aula dopo averlo illustrato nell'iter in Commissione esteri: “Quello ratificato oggi è un accordo che ho particolarmente a cuore, perché realizza un traguardo ambizioso, contribuisce a rinsaldare gli storici rapporti tra Italia e Repubblica di San Marino e rappresenta un importante progresso per le relazioni economiche tra i due Paesi. Si collega agli altri due accordi di cooperazione economica e di collaborazione finanziaria che consentiranno di superare il nodo dell’inserimento del Titano nella black list e di creare un clima di trasparenza e di fiducia nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi”.

Arlotti ha presentato inoltre un ordine del giorno sulla questione dei lavoratori frontalieri, accolto dal Governo. “Ho evidenziato come i lavoratori frontalieri si vedano costretti per quest'anno e per il 2014 ad anticipare le imposte attraverso il pagamento dell’acconto calcolato sul cento per cento del reddito imponibile, senza tener conto delle reali tasse dovute – spiega il deputato riminese -. Con l'articolo 4 del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione fiscale italo-sammarinese ratificata oggi, l'Italia si impegna ora a prevedere una norma di legge che esenti dall'imposizione una quota di reddito lordo dei lavoratori frontalieri, al fine di regolamentare in via definitiva la materia secondo il principio dell'equità fiscale che riconosce l'alto valore del lavoro degli italiani all'estero”.

“L'ordine del giorno impegna perciò il Governo a esercitare al più presto l'iniziativa legislativa per dare piena attuazione all'impegno assunto dall'Italia con la ratifica dell'accordo fiscale. Entro la prossima settimana - annuncia Arlotti – presenterò il progetto di legge in materia”. Alla parlamentare riminese Emma Petitti il compito di tenere in aula la dichiarazione di voto per il gruppo Pd. “Con il voto si va a codificare e a promuovere un ordinato sviluppo delle relazioni economiche tra San Marino e Italia nel contesto di una maggiore cooperazione e collaborazione".

"Per l'Italia non si tratta semplicemente di allontanare i potenziali rischi economici di avere un “rifugio fiscale” all'interno dei propri stessi confini, ma soprattutto di rafforzare l'integrazione con la piccola ma dinamica economia della Repubblica di San Marino e di fornire una soluzione efficace alle questioni che interessano oltre cinquemila lavoratori italiani frontalieri - continua Arlotti -. Auspichiamo che questa nuova e più efficace attività di prevenzione e controllo possa far emergere nuove basi imponibili sino ad ora eluse o sottratte al fisco, riconducendo nel giusto alveo risorse importanti per il finanziamento dei servizi e dello stato sociale a volte drenati e dirottati impropriamente. Nella crescente integrazione internazionale della Repubblica di San Marino, l'Italia è naturalmente destinata ad assumere un ruolo di estrema rilevanza, essendo sia l'unico paese confinante sia il più importante partner commerciale”.

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