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La Lega boccia la Notte Rosa. "Un format ripetitivo con località blindate per paura della guerriglia"

Duro affondo della parlamentare Elena Raffaelli: "Deve far riflettere il fatto che per una festa si debbano blindare località turistiche come teatri di guerriglia urbana”

“Gli eccessi ci sono stati. Inutile nasconderli come tenta di fare l’establishment Pd che da Bologna a Riccione magnifica la Notte Rosa nascondendo sotto il tappeto le ormai note problematiche connesse al Capodanno d’estate. Dal 2006, quando questa festa fu intelligentemente messa in cantiere per volontà degli imprenditori turistici riminesi, a oggi sono cambiate molte cose". Così in una nota la parlamentare Elena Raffaelli, responsabile provinciale di Rimini della Lega.

"Dal divertimento sano e sicuro che coinvolgeva tutti, si è passati a una stanca ripetitività dove a prevalere sono i timori per la sicurezza di persone e cose mentre il degrado la fa da padrone. Certamente gli incassi ci saranno stati, e questo è un dato positivo, ma è difficile dare credito alle dichiarazioni entusiastiche dell’assessore regionale Andrea Corsini ribadite dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, per i quali si deve tenere stretta la gallina dalle uova d’oro, anche se il day after spinge a riflessioni ben più articolate e ragionate sulla Notte Rosa”.

Elena Raffaelli prosegue: “Anche il neosindaco riccionese Daniela Angelini, come ovvio, sale sul carro Pd dove si magnifica l’evento senza se e senza ma. Peccato per Angelini che a Riccione esercenti e imprenditori turistici siano più avvezzi di altri a dire come stanno veramente le cose. E giustamente le voci si alzano molto critiche su una festa che ha perso appeal, con le bande di ragazzini che occupano porzioni di spiaggia e di città, scoraggiando la presenza di turisti e vacanzieri che chiedono rispetto, sicurezza, tranquillità, divertimento sano. Ed è proprio Angelini che involontariamente sconfessa le roboanti certezze di Corsini e Sadegholvaad sulla sicurezza garantita durante il week-end rosa versione 2022. Se l’esigenza prioritaria è stata quella di prevedere una presenza più che massiccia di Forze dell’Ordine, con elicotteri a sorvolare le zone più turbolente, significa che la programmazione della Notte rosa è diventato un prodotto turistico senza qualità che va radicalmente cambiato. Oggi dobbiamo tutti ringraziare il nuovo questore di Rimini Rosanna Lavezzaro che ha saputo organizzare con lungimiranza i presidi per la sicurezza, ma deve far riflettere il fatto che per una festa si debbano blindare località turistiche come teatri di guerriglia urbana”.

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