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Via libera alla Camera alla Legge di stabilità: manovra da 36 miliardi

"Si tratta di una manovra che vale 36 miliardi e trova le coperture più ingenti nella spending review e nel recupero dell'evasione fiscale", illustra la parlamentare riminese del Pd, Emma Petitti

Approvata in prima lettura alla Camera la legge di Stabilità 2015, che ora passa alla discussione del Senato per poi tornare prima di Natale a Montecitorio per l'approvazione definitiva. "Si tratta di una manovra che vale 36 miliardi e trova le coperture più ingenti nella spending review e nel recupero dell'evasione fiscale - illustra la parlamentare riminese del Pd, Emma Petitti -. Le risorse più importanti vanno per 9,5 miliardi alla stabilizzazione del bonus da 80 euro, per 5 a tagliare l'Irap alle imprese e per circa 2 miliardi ad azzerare, per le aziende, i contributi per i nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato per 3 anni".

"Altri 2 miliardi e 900 milioni di euro – in crescita rispetto alla prima stesura, che ne prevedeva “solo” 2 miliardi – vengono stanziati per i nuovi ammortizzatori sociali predisposti dalla legge delega sul Lavoro - chiosa -. Con gli emendamenti alla Camera abbiamo qualificato positivamente la legge, a partire dalla  deroga del patto di stabilità interno per 5 anni per i piccoli Comuni che si siano fusi  insieme sin dal 2011 (come Poggio Torriana nel nostro territorio). Nel pacchetto di emendamenti predisposto dal Governo assieme ad Anci, anche la possibilità per i Comuni di usare gli oneri di urbanizzazione nella spesa corrente e l'istituzione di un Fondo da 120 milioni di euro per pagare gli interessi dei nuovi mutui accesi dagli enti locali".

Petitti giudica "molto positivo il rifinanziamento della legge Sabatini, che prevede agevolazioni per l'acquisto di macchinari aziendali, così come il piano per il Made in Italy per sostenere l'esportazione delle nostre imprese e soprattutto la loro possibilità di penetrare strutturalmente in altri mercati (220 milioni di euro in tre anni). Un successo del Pd il dimezzamento del taglio al Fondo Patronati, che da una riduzione di 150 milioni passa a 75 milioni. Sul settore del sociale ci sono poi novità per il bonus 80 euro erogato mensilmente alle neomamme, con il tetto reddituale abbassato a 25mila euro, e 100 milioni da destinare agli asili nido".

"E' stato totalmente ripristinato e adeguato il fondo per le disabilità, che conta su 400 milioni di euro (di cui 150 milioni destinati ai malati di Sla). Introdotta anche un'importante correzione sulle penalizzazioni pensionistiche, che garantirà reddito pieno ai lavoratori che per effetto della riforma Fornero, pur avendo l'anzianità contributiva per andare in pensione, se sceglievano il ritiro dal lavoro prima dei 62 anni di età andavano incontro a pesanti decurtazioni - aggiuge Pettiti -. Restano ora aperti temi importanti che ho sostenuto alla Camera e che saranno rimandati all’esame in Senato su decisione del Governo, che ancora si sta confrontando con enti locali e Regioni: taglio dell’Irap alle aziende per i lavoratori autonomi e gli stagionali, tutela dei precari delle Province (per cui si chiedono in particolare la proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza il 31 dicembre con adeguate risorse di copertura e garanzie per la mobilità nelle graduatorie), sostegno all’editoria. Il passaggio in Senato dovrà essere l'occasione anche per riprendere le  proposte di modifica che sino ad oggi non sono state approvate o lo sono state solo in parte, come il taglio delle risorse per i Patronati. Non c'è più tempo: nelle prossime due settimane questi temi devono essere assolutamente risolti".

ARLOTTI - "Gli emendamenti approvati - chiosa Tiziano Arlotti - hanno rafforzato infatti gli aspetti della manovra legati alle politiche per la famiglia e alle persone più disagiate, al reperimento delle risorse per i lavoratori svantaggiati, al sostegno delle imprese italiane, alla ricerca e alla cultura. La Legge di stabilità intende conciliare la necessità di far tornare i conti con le politiche di sostegno alla crescita e all'occupazione, indispensabili per contrastare la fase prolungata di recessione". Il parlamentare Pd riminese segnala "Tra i provvedimenti che avranno riflessi importanti sul territorio l’aumento della franchigia per i lavoratori frontalieri a 7500 euro, la conferma dell’ecobonus del 65% per riqualificazione energetica, le detrazioni per le bonifiche dall’amianto. Recepiti inoltre gli ordini del giorno per la tutela dei precari delle Province, quello da me presentato per l'utilizzo degli oneri delle opere di urbanizzazione ai fini di servizi di primaria importanza (manutenzioni, verde, mobilità...), quello sulla mitigazione dei rischi idraulici e sulla riduzione dei tagli ai patronati".

"A favore degli enti locali è stato previsto un plafond di complessivi 525 milioni di euro nel periodo 2015-2020 come contributo sugli interessi per agevolare l'attivazione di mutui che garantiscano per i prossimi anni un volume di investimenti pubblici pari a circa 3 miliardi di euro. Per la tutela del patrimonio culturale è stato istituito un apposito fondo con una dotazione di 500 milioni di euro - continua Arlotti -. E’ stato poi rimodulato il bonus bebè per venire incontro alle esigenze dei nuclei familiari a più basso reddito e incrementato di 150 milioni di euro nel 2015 il fondo per le non autosufficienze. Sono stati stanziati ulteriori 400 milioni di euro per il finanziamento degli ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro e politiche attive nel biennio 2015-2016 in attuazione del Jobs Act. Stanziati anche 230 milioni nel triennio 2015-2017 per l'adozione di un piano straordinario per la promozione del made in Italy e circa 220 milioni di euro per i contributi associati ai finanziamenti alle piccole e medie imprese per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature (nuova Sabatini)".

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