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Legge di stabilità, detrazioni anche per le bonifiche dall'amianto

Arlotti concorda con quanto detto dal premier Matteo Renzi e dal presidente del Senato Pietro Grasso sulla prescrizione. “La legge sulla prescrizione è sbagliata e va cambiata al più presto per i reati più gravi”

Sarà concessa anche agli interventi di bonifica dall'amianto la detrazione fiscale per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio prevista dalla Legge di stabilità 2015. Lo riferisce Tiziano Arlotti, deputato Pd riminese e membro della VIII Commissione ambiente della Camera, che spiega come grazie ad alcuni emendamenti alla manovra finanziaria, gli sconti siano stati allargati dalla messa in sicurezza alle opere di risanamento ambientale, in continuità con diversi altri interventi già inseriti nell'altro importante decreto cosiddetto "Sblocca Italia".

Per gli interventi di ristrutturazione edilizia e rimozione dell'amianto le detrazioni si applicheranno nella misura del 50 per cento per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015. Lo Sblocca Italia, fra le misure urgenti in materia ambientale, prevede invece l’adozione di interventi di bonifica ambientale e di rigenerazione urbana in tempi certi e brevi, attraverso la redazione di uno specifico programma e di un documento di indirizzo strategico. Vengono introdotte anche norme di semplificazione delle procedure in materia di bonifica e messa in sicurezza dei siti contaminati attraverso semplificazioni delle procedure di affidamento degli appalti e del codice dell’ambiente.

"Si sta inoltre lavorando per rifinanziare il Fondo vittime dell’amianto non professionali - afferma Arlotti -. Occorre poi spingere sulla proposta di legge, da me sottoscritta, per la tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente dall’amianto, nonché per la delega al Governo per l’adozione di un testo unico in materia. Come dimostra il caso Eternit, l’emergenza amianto non è infatti finita con la chiusura delle fabbriche: le malattie hanno un’incubazione che può essere lunghissima e non colpiscono solo gli ex lavoratori, ma anche i loro familiari e chi viveva nelle vicinanze degli stabilimenti".

"Il problema tocca anche il nostro territorio: ricordo tra quelli più significativi i casi della Sicit a Pennabilli e delle Officine grandi riparazioni di Rimini - aggiunge -. È necessario e doveroso prevedere una forma di risarcimento soprattutto per quei lavoratori e loro familiari che finora non hanno avuto il riconoscimento di alcun beneficio previdenziale. Intanto è stato dato il via libera all’accesso alla pensione per circa 700 lavoratori esposti all’amianto in tutta Italia”. Il parlamentare conclude concordando con quanto detto dal premier Matteo Renzi e dal presidente del Senato Pietro Grasso sulla prescrizione. “La legge sulla prescrizione è sbagliata e va cambiata al più presto per i reati più gravi. Contestualmente occorre accelerare i tempi dei processi”.
 

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