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Riscatto aree Peep, pronto l'emendamento alla Legge di stabilità

Dopo l'approvazione dell'ordine del giorno alla Camera a metà ottobre, è pronto ora per essere discusso al Senato l'emendamento alla Legge di stabilità presentato dal deputato Pd riminese Emma Petitti sui parametri di riscatto della proprietà nelle aree Peep

Dopo l'approvazione dell'ordine del giorno alla Camera a metà ottobre, è pronto ora per essere discusso al Senato l'emendamento alla Legge di stabilità presentato dal deputato Pd riminese Emma Petitti sui parametri di riscatto della proprietà nelle aree Peep. "L'ordine del giorno recepito dal Governo nelle scorse settimane lo impegnava a definire nuovi e uniformi parametri per la cessione del diritto di proprietà ai cittadini che vogliano riscattare la propria abitazione nelle aree Peep", esordisce Petitti.

"Ora il nostro lavoro va avanti per inserire nella Legge di stabilità, che ha iniziato il suo iter in Senato e arriverà poi alla Camera, le modifiche necessarie per rideterminare i criteri che definiscono il corrispettivo per riscattare la proprietà - prosegue la parlamentare riminese -. Il problema dell'onerosità delle cifre che molti cittadini dovrebbero pagare per il diritto di superficie delle aree Peep e della disparità di trattamento economico fra i residenti pone una questione di equità che da tempo e da più parti viene sollevata, anche dal Comune e dal Consiglio di Rimini. La situazione di incertezza sta bloccando e rallentando numerose pratiche di cessione, nonché creando un mancato introito per le amministrazioni comunali già colpite da tagli e riduzioni dei trasferimenti da parte dello Stato".

L'emendamento proposto mira in particolare a dirimere le controversie e definire in modo chiaro il metodo di calcolo del corrispettivo da pagare all’amministrazione comunale per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà sulle aree Peep. Il testo prevede che il corrispettivo delle aree cedute in proprietà venga fissato al 60 per cento del valore determinato dividendo per due il valore venale del bene. Si ripristinano così le condizioni di riscatto applicate in tutta Italia fino all'aprile 2011, data in cui la Corte Costituzionale è intervenuta sulla materia creando di fatto una disparità di trattamento tra i cittadini che fino a quel punto avevano riscattato il loro alloggio e quelli che si trovano nelle condizioni di poterlo fare successivamente.

"L'emendamento modifica i parametri in base ai quali si determinano i costi di riscatto e promuove un’applicazione agevolata uniforme ed indifferenziata nelle diverse realtà territoriali - conclude la parlamentare -, consentendo così l’acquisto in piena proprietà delle aree da parte dei titolari di diritto di superficie, riducendo i costi ed eliminando le disparità di trattamento economico fra i cittadini”.

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