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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Liberalizzazione della cannabis, Pecci (Lega) dice no: "Idea malsana e moralmente disastrosa"

"Rimini è città turistica ed i traffici illeciti vanno stroncati sul nascere per impedirne la diffusione" dice Pecci

"Rimini è città turistica ed i traffici illeciti vanno stroncati sul nascere per impedirne la diffusione. Purtroppo il traffico illecito di sostanze stupefacenti è enormemente aumentato ed è destinato ad aumentare grazie alle norme che l'alleanza PD-LEU-IV-M5stelle stanno approvando. Nella legge finanziaria, in corso di approvazione, è stato inserito un subemendamento che autorizza la commercializzazione della cannabis light in tutte le sue forme a condizione che resti entro il tetto dello 0,5 di Thc e previo pagamento dell'accise. Pertanto, in forza delle necessità di bilancio, si possono avvelenare i figli". Inizia così la nota firmata da Marzio Pecci (Lega) in merito alla possibile legalizzazione della cannabis.

"Il provvedimento è particolarmente grave perché in futuro la liberalizzazione del consumo di cannabis sarà estesa anche alla coltivazione ed alla trasformazione del prodotto. L'approvazione del subemendamento non può essere, in ogni caso, condivisa, dalla Lega, dato che prima si inizia con questo tipo di liberalizzazione per rompere il muro del divieto, poi, piano piano, si arriverà, alla liberalizzazione totale dei consumi delle droghe. Il teorema è provato dal fatto che nella sinistra italiana è sempre stata presente una corrente di pensiero che pensa che il traffico di sostanze stupefacenti possa essere sconfitto liberalizzando il commercio: in tal modo si farebbe crollare il prezzo degli stupefacenti e quindi il profitto dei trafficanti".

"La tesi non può essere condivisa perché è una idea malsana e moralmente disastrosa. Liberalizzare significherebbe consegnare alla criminalità organizzata, che dirige il traffico degli stupefacenti, le vittime di questo mercato e quindi per lo Stato la rinuncia a salvare tutti quei ragazzi tossicodipendenti che magari lottano da anni per uscire dal malessere della droga. Già queste motivazioni sarebbero sufficienti per far comprendere le ragioni per le quali ci si oppone, in modo fermo, alla liberalizzazione della cannabis" dice Pecci.

"La campagna contro la droga, che in Italia dura da diversi anni, non può essere fermata da un governo di incapaci che dopo aver messo in piedi una politica che sta distruggendo l'economia nazionale ora si accinge a distruggere anche la salute dei nostri figli. La sinistra, purtroppo, a parole si erge a difensore della salute dei cittadini, ma nei fatti è sempre stata alla guida, anche in Emilia Romagna, di campagne contro coloro i quali si sono battuti e si battono con azioni energiche contro la droga. Un tempo la sinistra era l'interlocutore di tutti quelli che appartenevano al "Club della modica quantità", ed oggi come allora la Lega non intende far parte di questo Club perché riteniamo che la grande parte della sinistra, quella sana, così come tutti i cittadini perbene del Paese concordino con la tesi che la "droga fa male" e che per questo ne deve essere inibito il commercio e puniti severamente tutti quelli che "trafficano" causando spesso la morte di ragazzi innocenti" ha concluso l'esponente della Lega.

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