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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Cattolica

Lista Rossa Cattolica punta il dito contro l'amministrazione: "Agevolazioni insufficienti per le mense"

"E’ tempo che anche a Cattolica si introduca una graduatoria in base alle fasce di reddito che permetta l’esenzione e la riduzione delle tariffe della mensa scolastica"

Da qualche giorno è uscito il bando della nuova amministrazione di Cattolica per la concessione di agevolazioni sulle tariffe delle mense scolastiche che porta un aumento di 4.000 euro del finanziamento e l’introduzione di criteri oggettivi per redigere la graduatoria, in precedenza assenti. Un provvedimento che, per Lista Rossa, è "largamente insufficiente, soprattutto in questo contesto di crisi che ha visto molte famiglie piombare in una grave situazione economica e che serve solo a tamponare, ma non a risolvere il problema delle tariffe per la refezione scolastica". Secondo la lista, infatti, nella Regina "a differenza di altri comuni limitrofi, non esiste un’esenzione o riduzione per fasce di reddito dei pasti alla mensa scolastica. Ogni bambino, indipendentemente dal fatto che provenga da una famiglia ricca o indigente paga ugualmente 5,30 euro a pasto. Le uniche agevolazioni disponibili per le famiglie a basso reddito sono quelle previste da un bando che viene istituito ogni anno e che assegna un certo numero di buoni pasto da parte dell’amministrazione comunale. Ma questi consentono di coprire i fabbisogni dei bambini appena per qualche mese". 

"La tabella inserita nella delibera della nuova giunta comunale - ribadiscono - conferma e ribadisce questa situazione: infatti nel provvedimento viene istituita una graduatoria nella quale solo le prime 50 famiglie riceveranno dei buoni pasto (e le altre? Niente?), ma solo le prime 10 riceveranno la quota massima pari a 120 buoni, che serviranno a tamponare la situazione per pochi mesi, e poi? Occorre aggiungere che, in base ai criteri per l’assegnazione, i buoni spetteranno soprattutto alle famiglie con più figli e quindi per la maggior parte di queste la situazione diventerà ancora più insostenibile: 120 diviso 2, 3 figli…in un paio di mesi i buoni si esauriscono, e poi? Per non parlare delle ultime 20 famiglie in graduatoria che riceveranno solo 20 buoni pasto a testa, nemmeno sufficienti a coprire il fabbisogno mensile di un bambino a scuola. Eppure nei mesi che avevano preceduto la campagna elettorale, gli attuali amministratori avevano giustamente criticato la vecchia amministrazione CinqueStelle, che continuava a mantenere la politica dei buoni mensa ereditata a sua volta dalla precedente amministrazione del PD invece di portare avanti interventi strutturali".

"L’attuale vicesindaco, Belluzzi,  appena un anno fa, sosteneva di essere favorevole - prosegue Lista Rossa - ma ecco che adesso, arrivati al potere, si rimangiano tutto e si ritorna al vecchio modello “graduatoria di povertà” con solo qualche finanziamento e regola in più. Cattolica è l’unico comune del circondario in cui non esiste una esenzione o una riduzione delle tariffe della mensa scolastica in base al reddito delle famiglie. Esiste a San Giovanni, a Misano, a Gabicce e, udite udite, anche a Gradara, la città amministrata dalla Foronchi, dove chi ha un reddito ISEE inferiore a 3.600 euro viene esentato dal pagamento della mensa scolastica. Come mai la nostra Sindaca non ha introdotto anche a Cattolica questo giusto provvedimento? A Gradara sì e a Cattolica no? Qualcuno dell’attuale amministrazione ci può spiegare il motivo di questa disparità di trattamento? Questa grave mancanza di volontà politica da parte degli amministratori della nostra città ha comportato un forte indebitamento da parte di diverse famiglie di Cattolica che, complice anche la crisi pandemica, si sono trovate nella situazione di non riuscire più a pagare la mensa scolastica per i propri bambini. Per di più il regolamento prevede che se sei indebitato non hai più diritto ai buoni negli anni successivi. Alla fine si è generata una reazione a catena che ha prodotto un serio peggioramento della situazione economica di molte famiglie e che soprattutto rischia di privare dei bambini di un servizio fondamentale come la mensa a scuola.  E’ tempo che anche a Cattolica si introduca una graduatoria in base alle fasce di reddito che permetta l’esenzione e la riduzione delle tariffe della mensa scolastica". 

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