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"La CGIL riminese al servizio del PD e non dei lavoratori"

"Anche a Rimini come a Roma pare che allo sciopero “generale” indetto dalla CGIL, abbiano aderito solo pensionati, No Global del Paz ed alti papaveri del PD"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RiminiToday

Anche a Rimini come a Roma pare che allo sciopero “generale” indetto dalla CGIL, abbiano aderito solo pensionati, No Global del Paz ed alti papaveri del  PD.

Senza entrare nel merito dei rapporti tra sindacati perché non ho alcun titolo per farlo, non posso però sottrarmi da una valutazione in merito all’atteggiamento della CGIL locale che riprende tra l’altro esattamente quello tenuto a livello nazionale.

È’ evidente che la CGIL ha da tempo assunto nei confronti del Governo Berlusconi non il ruolo proprio di un sindacato, ma quello di un oppositore politico se possibile più radicale di quello dei partiti di sinistra e non perde occasione a Roma come a Rimini per tirare per la giacca CISL e UIL colpevoli secondo loro di non collaborare all’ abbattimento del Governo liberamente eletto dai cittadini.

Questo atteggiamento già di per se assai strumentale, diventa ingiustificabile se lo si mette a confronto con ciò che è avvenuto durante i Governi di sinistra. In quel caso la CGIL è stata fiancheggiatrice e complice del Governo delle tasse e si è ben guardata dal disturbare Prodi con uno sciopero.

Allora CISL e UIL non hanno gridato allo scandalo ed all’inciucio tra Governo e CGIL, ma si sono limitati a portare avanti le loro istanze a favore dei lavoratori.

L’atteggiamento di oggi della CGIL fa invece parte di quella  cultura “comunista” che considera come un  nemico non solo l’avversario politico, ma anche chi semplicemente si dimostra obiettivo e non fazioso.  
 

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