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Lombardi (Pdl-Fi): "Anche sulla questione spiagge la sinistra mantiene i suoi pregiudizi sui privati”

"La questione delle concessioni demaniali è sinceramente complicata e quindi entro un certo limite un po’ di confusione è giustificata. Nel merito vorrei ricordare solo due cose"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RiminiToday

"La questione delle concessioni demaniali è sinceramente complicata e quindi entro un certo limite un po’ di confusione è giustificata.
Nel merito vorrei ricordare solo due cose. Se al tempo dell’approvazione della Bolkestein lo Stato italiano fosse stato più presente nei consessi europei (e oggi come Regione cerchiamo di esserci) sarebbe stato facilissimo dimostrare la peculiarità delle nostre spiagge ed il fatto che da noi non vi sono limiti alla concorrenza in questo settore dimostrando che di spiagge libere sulle nostre coste ce ne sono chilometri.

Da ultimo anche i provvedimenti di infrazione rivoltici dalla UE distinguono per ciò che attiene alle “gare” tra spiaggia e battigia pur non definendo i limiti dell’una o dell’altra. Siccome però il dialogo tecnico sulla vicenda è già ricco di protagonisti, vorrei soffermarmi su un dato culturale e politico emerso dalle dichiarazioni di autorevoli esponenti della sinistra che sconfessando anche il loro Ministro si ostinano a tenere un punto di vista ideologico. L’On. Petitti, in buona compagnia, al di là del merito tecnico sostiene che la vendita delle spiagge ai privati impedirebbe ogni innovazione in futuro e sarebbe contraria al bene del Paese.

In primo luogo, stiamo parlando della parte alta dove insistono già oggi dei manufatti ed inoltre  di beni insistenti sul demanio marittimo venduti ai privati ve n’è già un lungo elenco.  Il tema quindi  non è quello della vendita di un pezzo di spiaggia da sempre nella disponibilità dei bagnini, ma se mai quello della accessibilità pubblica ad ogni punto della spiaggia che è una nostra caratteristica qualificante e va salvaguardata.

In merito poi alla considerazione che se parte della spiaggia viene venduta i bagnini questi smetterebbero di fare innovazione, mi sembra il frutto di una visione ideologica tipica della sinistra che tradisce un pregiudizio negativo nei confronti di tutto ciò che è privato.
Io penso invece che proprio una possibilità come quella prevista dalla proposta del Governo, consentirebbe agli operatori balneari di liberare tutte quelle energie innovative che sono state soffocate da anni di incertezza normativa nazionale ed europea e dalle assurde vessazioni del nostro Comune".

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