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Lotta alle infiltrazioni mafiose. "Non toccare Prefettura e Questura"

Riteniamo molto opportuno sottolineare le prese di posizione del prefetto e degli uomini della Guardia di Finanza di Rimini, riferite alle strategie di contrasto di quella che, mano a mano, si rivela come una preoccupante realtà

Riteniamo molto opportuno sottolineare le prese di posizione del prefetto e degli uomini della Guardia di Finanza di Rimini, riferite alle strategie di contrasto di quella che, mano a mano, si rivela come una preoccupante realtà per il Nord Italia, territorio riminese compreso: l’infiltrazione della malavita nei tessuti economici già pesantemente debilitati dalla crisi”. Affermano il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, e il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.

“La mappatura delle cosche, con la condivisione di ogni tipo di informazione utile da parte delle forze di polizia, diventerà, una volta praticata, strumento simbiotico di quell’Osservatorio provinciale per la lotta alla Criminalità organizzata che la Regione provvederà a finanziare attraverso una convenzione ormai in avanzata fase di definizione e dei protocolli sulla sicurezza e sugli appalti pubblici che le amministrazioni locali hanno sottoscritto e sottoscriveranno. - continuano Gnassi e Vitali - Un’azione in sinergia tra istituzioni e organi di sicurezza per arginare il fenomeno che, va detto, potrebbe subire una irrimediabile frenata nel malaugurato caso in cui prendesse corpo l’ipotesi di ‘eliminazione per accorpamento’ della Prefettura e della Questura di Rimini”.

“Al di là delle motivazioni razionali e tangibili già ribadite e presentate al Ministero competente- vale a dire i 330 mila residenti, gli oltre 15 milioni di presenze turistiche-, quello da non sottovalutare è appunto il livello di sicurezza e di legalità, intrinsecamente legato alla fortuna del comparto dell’accoglienza e in generale delle 35 mila imprese locali. Il problema della criminalità organizzata è parte di un tutto che va riconosciuto e risolto, lasciando perdere le logiche di una ‘spending review’ maldestra e nociva nel momento in cui si fa ‘taglio lineare’ che danneggia territori, cittadini e imprese, e semmai abbracciando la consapevolezza che l’area riminese presenta caratteristiche e peculiarità tali che vanno salvaguardate perché strettamente legate all’immagine e alla sostanza di un sistema Paese credibile”, concludono.

 

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