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Lucio Paesani si candida a sindaco e cerca appoggi nel centro-destra

L'imprenditore lancia la lista civica "Noi amiamo Rimini" e lancia un avvertimento: "non siamo disposti né disponibili a diventare il contenitore dei voti a disposizione di chi ci ignora oggi, nel caso di un ballottaggio che potrebbe esserci domani"

Rompe gli indugi e lancia la sua lista civica Lucio Paesani, l'imprenditore riminese che si prepara alla scalata di palazzo Garampi strizzando l'occhio al centro-destra in cerca di supporto. "Dopo avere incontrato il senatore Barboni di Forza Italia abbiamo incontrato gli onorevoli Morrone e Raffaelli della Lega - spiega il patron del Coconuts. - Dagli incontri è emersa la comune opinione secondo la quale per vincere a Rimini e battere la settantennale egemonia della sinistra, occorre percorrere la strada del candidato espressione della società civile". E' da questa premessa, quindi, che Paesani scende ufficialmente in lizza con il gruppo "Noi amiamo Rimini" che si pone l'obiettivo di portare l'imprenditore a guidare la città spigando di averlo fatto perchè "in questa nostra amata città non è mai facile apparire ed esporsi, soprattutto per chi ha qualcosa da perdere. Questo è il primo male da curare e il primo passo verso qualcosa che si vuole definire credibilmente civico". Nella sua battaglia, quindi, l'imprenditore strizza l'occhio a destra cercando consensi ricordando che "il mio compito è stato quello di metterci la faccia ma io sono solo la punta di un gigantesco iceberg ignorando ll quale qualsiasi iniziativa politica alla sinistra rischierà di colare a picco come il Titanic". Paesani ringrazia quindi il senatore Barboni (FI) "per le belle parole" e, allo stesso tempo, auspica la lungimiranza dell'onorevole Jacopo Morrone (Lega) dicendosi "certo" che con "gli amici di Fratelli d'Italia si potrà aprire un dialogo basato sui valori comuni e sul rilancio della nostra città".

"Una cosa tuttavia deve essere ben chiara da subito - avverte l'imprenditore - non siamo disposti né disponibili a diventare il contenitore dei voti a disposizione di chi ci ignora oggi, nel caso di un ballottaggio che potrebbe esserci domani. Riteniamo temerario chi considera automatica una convergenza del voto dei nostri mondi a prescindere da una convergenza su programmi e persone. Nel caso non si arrivi all’accordo per una lista comune con un unico candidato civico a sindaco già al primo turno, la componente di Noi amiamo Rimini si manterrà libera di cercare motivi di aggregazione con liste per uomini e donne libere e di buona volontà per il bene comune. La nostra sarà un’azione limpida, lontana da intrighi o inciuci che non ci appartengono. La prossima legislatura porrà le basi per lo sviluppo e il rilancio del nostro territorio per le generazioni a venire che non può succedere seguendo le logiche di chi ha amministrato il territorio fino ad oggi, perseguendo la divisione ed anteponendo l'interesse di fazione. È con questo spirito che affronteremo la competizione elettorale. Amare Rimini è un valore universale, esso non è né di destra né di sinistra. Quindi siamo qui, pazienti e fiduciosi verso i possibili alleati che vogliano determinare una svolta storica per la città".

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