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Matteo Salvini a Rimini: Bolkestein, profughi e attacchi ai 5 Stelle

Il segretario della Lega Nord punta alla chiusura del campo nomadi di via Islanda, a Rimini, e punta alla riforma della giustizia

"Il Movimento 5 Stelle ha tradito i suoi valori iniziali e i suoi elettori". Così a Rimini il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ai cronisti che gli chiedono degli avversari pentastellati. "Grillo- continua Salvini- torna a teatro e Di Battista se ne va. Evidentemente Di Maio, quando dice che è pronto a governare con chiunque tradisce gli ideali 5 Stelle". Comunque, conclude il leader della Lega, "a me interessano poco gli altri, sono molto concreto". Nel suo tour elettorale in Romagna, tra Riccione e Rimini, il leader ha affrontato anche la direttiva Bolkestein definita "infame" che "per noi non esiste". Sempre sul tema delle concessioni balneari, ricordando di non averla votata: "L'impegno del governo Salvini sarà andare a Bruxelles e ricontrattare nell'interesse dei lavoratori. La direttiva per quanto ci riguarda non esiste". La strada è quella di una legge nazionale. "Altri Paesi europei- conferma- hanno messo davanti alla norma comunitaria l'interesse nazionale ed è quello che faremo noi". Con la Bolkestein si perdono 300.000 posti di lavoro, "non la applicheremo mai".

"Preferisco l'educazione alla coercizione", ha ribadito Salvini, sulle affermazioni del sindaco di Roma, Virginia Raggi, rispetto all'obbligo vaccinale. Sostenendo, conclude il leader della Lega "la cura senza minacce, multe o costrizioni, come fa la maggioranza dei Paesi europei". E, sul futuro in caso di vittoria alle elezioni del 4 marzo, il patto di governo con Silvio Berlusconi "è depositato, è tutto scritto, 10 punti protocollati". Sottolineando che "in questi trenta giorni parleremo alla testa e al cuore degli italiani che ancora non hanno deciso chi votare e saremo liberi di governare sia alla Camera, sia al Senato con una maggioranza sufficiente".

Di fronte alla platea dell'associazione italiana Giovani avvocati, il leader della Lega Nord Matteo Salvini sottolinea come, per alcuni reati, non ci sia lo sconto di pena attraverso il rito abbreviato. Come per il caso recente della ragazza uccisa. Per il segretario del Carroccio la riforma della giustizia è una "priorità. In tribunale sai quando entri e non quando esci. C'è qualcosa da riequilibrare tra accusa e difesa". In merito invece alla legittima difesa, aggiunge, c'era ai tempi di San Tommaso, Sant'Agostino e Cesare Beccaria, "pericolosi sovversivi", ironizza Salvini. Durante la presentazione dei candidati alle politiche del 4 marzo, il leader della Lega Nord interviene sull'accoglienza spiegando che serviranno tasse più salate per "i privati che hanno lucrato sull'accoglienza dei profughi". Elettori ed esponenti del Carroccio lo aspettano fuori dal palazzo della Provincia. E lui li arringa, parlando di abolizione della legge Fornero ("ho convinto Berlusconi che va cancellata"), e, a livello locale, puntando alla chiusura del campo nomadi di via Islanda, ma tutelando comunque i minori presenti e assicurandosi che vadano a scuola. Sul tema dell'immigrazione, Salvini ribadisce che va colpito chi ha lucrato. Il 4 marzo, conclude, "si vota con il cuore e con la testa". L'obiettivo è portare a Roma una "pattuglia di parlamentari romagnoli", per presidiare alcuni temi come quello dell'autonomia.

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