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Mazzarino: "Gli immigrati che commettono delitti non hanno il diritto di stare in Italia"

Il coordinatore del Movimento Noazionale: "Chi delinque deve scontare  la pena nel proprio paese di origine tramite accordi fra i governi"

Dopo i violenti stupri di Rimini, e la settimana che ha visto impiegate le forze dell'ordine alla caccia del branco, interviene sull'argomento Claudio Mazzarino, coordinatore riminese del Movimento Noazionale Per la Sovranità. "Grazie all'ottimo lavoro investigativo del Questore e delle forze dell'ordine finalmente tutto il "branco" è stato arrestato e consegnato alla giustizia - spiega il coordinatore del Movimento Noazionale Per la Sovranità. -Tuttavia Rimini resta una città complessa da amministrare la provincia di Rimini torna in vetta alla classifica nazionale dei reati denunciati pubblicata  dal Sole 24 Ore. Nel 2015 sono stati 7.791 ogni 100mila abitanti (26.136 il dato complessivo) con un calo dell’1,9% rispetto al 2014. Dietro Rimini figurano Milano e (7.636 ogni 100mila abitanti, -5,2%) e Bologna (7.240, – 2,3%). Rimini ha appena 150 mila abitanti, ma flussi turistici e attività commerciali soprattutto eventi popolari più un'offerta alberghiera alla portata di tutti,  la trasformano in un grande polo d’attrazione, con caratteristiche da grande metropoli. Riguardo  i delitti compiuti da questi immigrati a mio avviso dovrebbero perdere qualsiasi diritto di stare nel nostro paese anche se minorenni, scontare  la pena nel loro paese di origine tramite accordi fra i governi. Un danno di immagine internazionale lo stupro riguardo la coppia polacca e il trans peruviano per la nostra città, i nostri concorrenti  del turismo straniero non vedevano l’ora".

"Sarebbe un paradosso se non una beffa - conclude Mazzarino - che lo Stato italiano debba spendere soldi dei contribuenti per mantenere questi immigrati che non si sono guadagnati il diritto di vivere nella nostra Nazione in modo civile, il sistema dell’accoglienza ha dimostrato in questo caso di non funzionare , riguardo la cittadinanza Il capo del branco che ha agito a Rimini è un richiedente asilo. I tre complici sono minorenni non italiani che lo sarebbero stati con lo ius soli".

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