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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Montevecchi: "Sbagliato nominare Bonaccini commissario per l'alluvione". Rossi: "No a rivalse politiche"

Il consigliere della Lega: "Sbagliato far gestire i soldi pubblici della ricostruzione a chi ha avuto precise responsabilità nella gestione del territorio"

“La portata del forte maltempo che ha investito la Romagna, è stata eccezionale ma per quanto concerne la manutenzione e la pulizia dei fiumi, il rafforzamento degli argini, la creazione degli invasi, non è stato fatto abbastanza e c’è stata una paurosa sottovalutazione del rischio in quella che è una pianura alluvionale. In questa Regione va seriamente e completamente rivista l’intera gestione della prevenzione per questo tipo di emergenze, va fatta una ammissione di responsabilità da parte della Giunta e del Presidente Bonaccini”. Così il consigliere regionale della Lega, Matteo Montevecchi, è intervenuto durante i lavori dell’Assemblea regionale a cui la Giunta ha riferito sull’alluvione che ha messo in ginocchio la Romagna.

“Il cambiamento climatico – ha aggiunto Montevecchi - è divenuto ormai la foglia di fico. Chiamarlo in causa è un comodo e immediato rifugio da ogni responsabilità. Esistono certi ambientalisti ecotalebani e gretini che si oppongono a qualsiasi intervento che può fattivamente contribuire alla messa in sicurezza del territorio, così come esiste il fanatismo ecologista di coloro che difendono i diritti delle nutrie che scavano gli argini. La verità è che la Romagna è stata annegata anche dall’ideologia green, da questa nuova “fede verde”, una nuova religione”.

Montevecchi ha citato il caso delle piogge nel Veneto del 2018. “In Veneto sono state investite ingenti risorse per questi bacini di laminazione, vasche che servono a contenere le acque in eccesso dei fiumi a causa di questi fenomeni naturali. In Emilia Romagna tra il 2015 e il 2022 sono stati stanziati 190 milioni per 23 bacini di laminazione. Dodici di questi funzionano a pieno regime, i restanti 11 no. 9 sono ancora da finire e 2 funzionano in parte. Soprattutto, questi bacini ci sono in Emilia mentre la Romagna ne è completamente sguarnita”.

Montevecchi ha poi bocciato l’idea del Pd di candidare il presidente della Giunta Stefano Bonaccini a commissario straordinario per l’alluvione: “Una proposta irricevibile – ha detto Montevecchi – Bonaccini non può ricevere questa “promozione”: sbagliato far gestire i soldi pubblici della ricostruzione a chi ha avuto precise responsabilità nella gestione del territorio in tutti questi anni” ha concluso il consigliere leghista.

La replica di Nadia Rossi

Nel giorno in cui l’Italia si ferma per il lutto nazionale per le vittime dell’alluvione, l’Assemblea Legislativa regionale è convocata per una informativa a seguito dei recenti tragici fatti. La consigliera regionale Pd Nadia Rossi replica sulla nomina del Commissario straordinario alla ricostruzione. “La ricostruzione post sisma dimostra l'efficacia del modello attivato in Emilia-Romagna, che vede il presidente Stefano Bonaccini commissario di Governo alla ricostruzione. La nomina del commissario alla ricostruzione post-alluvione, non può essere terreno di rivalsa politica, né l'incarico di commissario una 'promozione', come affermato in Aula dal consigliere Montevecchi della Lega: in Romagna soprattutto si tratta invece di far ripartire territori e comunità spezzate, come fatto in Emilia nel 2012. Peraltro, consiglio alla Lega di rileggersi le parole del presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha ricordato come a commissario alla ricostruzione venga solitamente nominato il presidente di Regione, cosa auspicata anche da tutte le parti sociali dell'Emilia-Romagna, imprese e sindacati. È una scelta che va fatta non con logiche politiche e di posizionamento per il futuro, ma unicamente con logiche di pragmatismo e serietà, per ricostruire il prima possibile e bene”.

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