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Morrone pronto al bis in Parlamento. "Al nuovo governo chiedo di fare in fretta per diminuire le bollette"

INTERVISTA - Il punto con Jacopo Morrone (Lega), già sottosegretario alla Giustizia: "Pronto a battermi per il Ddl sullo ‘status di città balneari’ che consenta alle località turistiche di mare di ottenere maggiori risorse"

Dopo aver vinto la sfida all'uninominale di Rimini per la Camera, Jacopo Morrone (Lega) si prepara per il bis in Parlamento. Il deputato spiega a 360° i suoi prossimi impegni e le battaglie che porterà avanti per il territorio Romagnolo e Riminese.

Morrone, come sta affrontando e con quale spirito questi giorni, in attesa della formazione del nuovo governo?

"Sono impegnato in appuntamenti e attività. Fin dal giorno successivo ai risultati elettorali mi sono attivato sul territorio nell’organizzazione di assemblee rivolte a militanti, soci e simpatizzanti della Lega per un confronto sui risultati e per impostare il lavoro dei prossimi mesi. Non ho un minuto di tempo libero: mi divido tra Roma e la partecipazione a diverse interessanti iniziative politiche, culturali o di altra natura che si svolgono in tante località della Romagna".

Quali sono le prime azioni che intende portare avanti e con quali passi a sostegno di Romagna e Riminese?

"Ritengo che la crisi energetica e le soluzioni per contrastarla debbano essere il primo punto dell’agenda del futuro Governo. Al centro non c’è solo un ‘caro bollette’ insostenibile per le famiglie, ma la tenuta del nostro sistema economico. E’ l’urgenza delle urgenze. Sia prima che durante la campagna elettorale ho incontrato associazioni di categoria, imprenditori, esercenti che mi hanno dipinto un quadro disastroso per il prossimo futuro, sollecitando azioni prioritarie. Certamente non ereditiamo una situazione chiara, né provvedimenti significativi. Per quanto riguarda la Romagna e il riminese ho pronta la lista delle iniziative da attivare fin da subito: il Ddl sullo ‘status di città balneari’ che consenta alle località turistiche di mare di ottenere maggiori risorse per garantire sicurezza e servizi al consistente aumento di residenti, rispetto a quelli abituali, in determinati periodi dell’anno. C’è poi il tema cruciale dello storico gap infrastrutturale della Romagna E45 in testa, per il riminese ritengo prioritaria la nuova SS258, meglio conosciuta come ‘Marecchiese’. Grande attenzione poi a due settori nevralgici per il nostro territorio: il turismo, la miniera d’oro della Romagna, e l’agroalimentare, stretto nella morsa dei rincari e del periodo siccitoso di quest’estate. Per ambedue si deve risolvere anche il problema della carenza di manodopera, superabile anche con la previsione di nuovi voucher. Infine, ma non ultima per importanza, il tema sicurezza che continua a essere prioritario".

Tra le sfide più imminenti c’è la crisi energetica, quali sviluppi potrebbero esserci e come si pone sul tema del parco eolico di Rimini?

"Le notizie che arrivano all’attenzione del pubblico sono spesso frammentarie, discordanti e prive di concretezza. Non vedo iniziative serie e realistiche a livello UE e sembra che alcuni Stati agiscano in solitaria a tutela della loro economia e dei loro cittadini. Credo che l’informazione debba essere più precisa e trasparente e che il nostro Paese debba poter contare su provvedimenti immediati, utili a tutelare il nostro sistema economico e sociale. Esiste l’inderogabile necessità di mettere a punto un piano credibile e misurabile per arrivare all’autonomia energetica del Paese. I rischi derivanti dall’attuale emergenza potrebbero, infatti, creare danni molto più consistenti di quelli ingenerati da quella sanitaria, con perdite di posti di lavoro e chiusure di aziende. Il nodo da sciogliere è il rapporto tra costi e benefici. Se i costi sono molto più alti dei vantaggi allora significa che si devono valutare altre opzioni. Certamente non bisogna falsare la realtà. Il parco eolico davanti a Rimini, secondo diversi autorevoli esperti, potrebbe avere ricadute più negative che positive, in particolare sul turismo e sulla pesca, senza portare alcun beneficio consistente, meno che mai alle bollette dei riminesi".

Il 13 ottobre come vivrà la giornata? Sarà un po’ come un primo giorno di scuola?

"Il battesimo del fuoco in Parlamento l’ho avuto cinque anni fa. Il prossimo 13 ottobre rappresenterà una nuova tappa nella mia vita nella consapevolezza delle enormi responsabilità che gravano sul Governo e sul Parlamento che dovranno risolvere problemi molto difficili determinati non solo dalle attuali contingenze ma che ereditiamo dal passato anche non recentissimo".

Si è fatto una prima idea del governo che nascerà?

"Non voglio addentrarmi in pronostici inverosimili e fantasiosi come fanno i media italiani, anche i più quotati, che compongono e disfano squadre di governo inverosimili, dando in pasto ai lettori i soliti luoghi comuni e le abituali illazioni pregiudiziali".

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