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Morrone lancia la sfida a Gnassi: "La Lega al governo, in 14 mesi, ha fatto tanto. Noi siamo concreti"

Jacopo Morrone in corsa alla Camera all'uninominale di Rimini per il centrodestra si presenta con al suo fianco Salvini: "Votando Lega si metterà un sigillo di garanzia su alcuni temi come sicurezza e flat tax"

Sicurezza, stop agli sbarchi, azzerare la legge Fornero sulle pensioni, pace fiscale e si al nucleare. Sembra un grande remake. Ma siamo quasi alla fine di agosto, del 2022. A un mese dalle elezioni politiche. E la Lega riporta alla ribalta i “cari” vecchi temi cavallo di battaglia. Lo fa da Rimini, dove il leader Matteo Salvini nel cuore del pomeriggio fa capolino per sostenere la candidatura del forlivese Jacopo Morrone alla Camera, a due passi dagli ombrelloni, sulla terrazza del Bagno Nettuno. Il tutto dopo aver preso parte alla convention del Meeting con gli altri leader politici.

Morrone in giacca blu, a differenza del suo leader in camicia, è carico a molle. Concentrato sui grandi temi nazionali, in vista della sfida in chiave collegio uninominale con l’ex sindaco di centrosinistra Andrea Gnassi. “Dobbiamo tornare a fare quel che abbiamo lasciato in sospeso – è il messaggio di Morrone ai partecipanti del Bagno Nettuno -, quando siamo stati al governo, in 14 mesi, abbiamo fatto tante cose positive. Penso ad esempio a Spiagge Sicure, ci ripresentiamo per proseguire a dar vita ai nostri valori e a portare avanti le nostre battaglie”.

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Il candidato promette di raggiungere tutte le piazze, in vista della campagna elettorale. “Abbiamo di fronte appena 36 giorni ma dobbiamo raggiungere tutti i territori, perché nessuno deve essere escluso, nessun comune piccolo o grande che sia – è la carica di Morrone -. Votando Lega si metterà un sigillo di garanzia su alcuni temi come la sicurezza e la flat tax che deve essere a 70 mila euro”. Come rimarca più volte al suo fianco il leader Matteo Salvini.

Il parlamentare spiega come in Romagna si percepisca un senso di preoccupazione su più fronti, a partire dalle imprese. E fa l’esempio di un albergatore: “Ha visto la sua bolletta lievitare del 300%, da 4 mila a 12 mila euro. Ci sono imprese che sono a rischio chiusura. Bisogna intervenire e ridare certezze ai nostri cittadini, come bisogna fornirle ai giovani che in questo momento storico hanno bisogno di ricevere una carica positiva e non di essere vessati”. E Morrone si concentra sui grandi temi, dicendo che sono “stanchi di questo reddito di cittadinanza” e che in tema sicurezza “in poco tempo bisogna rinforzare le forze dell’ordine”.

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