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Rossi (Pd): "A Rimini candidato alla segreteria senza consultare nessuno"

La consigliera regionale, ed ex assessore comunale a Rimini commenta la candidatura del sindaco di Misano Stefano Giannini

Sull'unico, per ora, candidato alla segreteria provinciale del Partito Democratico di Rimini "non solo non è stata consultata la base o i quadri dirigenti, ma nemmeno realtà rappresentative del territorio a livello istituzionale e amministrativo". Così "si va a tradire la coazione" del Partito. La consigliera regionale, ed ex assessore comunale a Rimini, Nadia Rossi, commenta la candidatura del sindaco di Misano Stefano Giannini, ricordando che "il 17 luglio la direzione provinciale si riuniva per porre le basi del prossimo congresso: una conferenza programmatica tematica con l'obiettivo di redigere un documento che avrebbe dovuto interpretare un candidato unitario". Oggi, passati due mesi, "di quell'impostazione unitaria, condivisa e accolta in maniera positiva da tutti vi è rimasto ben poco". Era necessario, argomenta la dem, "un momento di inclusione di tutte le energie", non "l'esibizione dell'attivismo delle correnti. E la corrente, va da sè, esclude, non include". Dunque "la candidatura arrivata nelle ultime settimane, di una persona che conosco personalmente e che ammiro per le sue capacità amministrative, diventa difficile da definire unitaria, proprio per il metodo con cui è stata elaborata". Come sottolinea Rossi "non si possono invocare le energie di tutti e in particolare giovani e poi chiedere loro ogni volta di aspettare il proprio turno limitandosi a coinvolgerli in maniera marginale nei gruppi dirigenti".

Alle ultime amministrative la consigliera regionale si è impegnata "per allargare il più possibile il campo del centrosinistra a tutte quelle realtà, sia civiche che politiche, nel senso piu' nobile del termine, che hanno dimostrato di condividere con il Partito democratico un'idea di sviluppo e benessere per la nostra comunità". Per cui, conclude, "il candidato dovrà farsi carico di un documento unitario nel quale certamente dovrà essere messo a fuoco questo tema". Resta da capire "in quale sede e da chi questo documento unitario dovrà essere approvato dal momento che l'organismo più autorevole del partito a livello provinciale, cioè la direzione, è già stato sciolto".
(Agenzia Dire)

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