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“Nelle Officine Omc di Rimini un museo nazionale del materiale ferroviario”

“Le Officine di Rimini possono sicuramente candidarsi a diventare uno dei siti 'museali' ferroviari di rilievo nazionale – osserva Arlotti -. Ho parlato con Moretti che ha manifestato la più ampia disponibilità a realizzare il progetto con il coinvolgimento delle istituzioni locali"

Con la loro storia ultracentenaria e l'alta professionalità che tuttora le caratterizza, le Officine OMC locomotive di Rimini meritano di diventare uno dei siti nazionali per la conservazione e valorizzazione del materiale rotabile. E' la proposta avanzata dal deputato Pd riminese Tiziano Arlotti, ieri in occasione dell'iniziativa organizzata alle Officine nell'ambito della settima Giornata delle ferrovie dimenticate, in calendario per domani.
 
La Fondazione FS presieduta da Mauro Moretti ha individuato sull'intero territorio nazionale una decina di siti ferroviari destinati ad accogliere circa 200 rotabili storici per preservare, valorizzare e consegnare integro anche alle generazioni future un patrimonio di storia e di tecnica del trasporto ferroviario italiano e dello sviluppo del Paese. “Le Officine di Rimini possono sicuramente candidarsi a diventare uno dei siti 'museali' ferroviari di rilievo nazionale – osserva Arlotti -. Ho parlato con Moretti che ha manifestato la più ampia disponibilità a realizzare il progetto con il coinvolgimento delle istituzioni locali. Le Officine hanno un'area di 9 ettari in cui sarebbe possibile inserire il museo. Rimini è un sito ideale: questi musei funzionano se hanno soggetti in grado di gestirli e un bacino di potenziali visitatori. Come mostra anche il libro di De Cecco, qui abbiamo una serie di esperienze e un associazionismo ferroviario molto preparato e attivo, e solo noi possiamo vantare 16 milioni di presenze di turisti. Sfruttare questa sinergia è fondamentale”.
 
Le Officine non a caso sono state fondate a Rimini, ricorda il parlamentare, “nodo strategico delle linee Bologna-Ancona, dei collegamenti con San Marino e Novafeltria, caposaldo per le tratte Santarcangelo-Urbino e Ravenna-Ferrara. Sono state l'industria per eccellenza, dando lavoro in alcune fasi fino a 3000 persone. Oggi impiegano circa 300 addetti e rappresentano un modello di innovazione e professionalità. Il progetto di farne anche un sito museale coniugherebbe degnamente la valorizzazione della memoria e l'innovazione che avanza, facendo delle Officine di Rimini un'eccellenza anche nella conservazione e valorizzazione verso il pubblico del materiale ferroviario”.

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