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Nuova Questura, Morrone all'attacco: "Gnassi gioca al massacro"

Per il sottosegretario alla Giustizia "continua a sollevare dannosi polveroni per confondere i cittadini e distogliere l’attenzione dalle sue decisioni impopolari"

“Il sindaco Andrea Gnassi attacca le Istituzioni sul territorio per colpire il Governo. E continua a sollevare dannosi polveroni sulla Questura di Rimini per confondere i cittadini e distogliere l’attenzione dalle sue decisioni impopolari, vedi aumento addizionale Irpef". A rispondere alle stoccate del primo cittadino riminese, dopo l'annuncio della firma del contratto di locazione della struttra di piazzale Bornaccini per accogliere il personale della polizia di Stato, è Jacopo Morrone sottosegretario alla Giustizia. "Sa perfettamente che la patata bollente della Questura l’abbiamo risolta grazie all’interessamento della Lega e non sa darsi pace - contrattacca l'esponente del Carroccio. - Visto che ormai il contratto che regolerà il rapporto locativo di piazzale Bornaccini per la sede provvisoria della Questura è stato stipulato in Prefettura, così come previsto esplicitamente dal Patto per la Sicurezza del dicembre 2017, Gnassi tenta di alzare il tiro sostenendo di non avere notizie di progetti concreti sulla sede futura di via Ugo Bassi. Mettendo addirittura in discussione quanto affermato dal Prefetto e cioè che la direzione centrale dei Servizi tecnico-logistici e della gestione patrimoniale del dipartimento della Pubblica Sicurezza avrebbe avanzato al Nuval (Nucleo per il supporto tecnico alla valutazione e al monitoraggio degli investimenti pubblici) la proposta di accesso a uno specifico finanziamento del CIPE per un ammontare di 30 milioni di euro per l’acquisto e per la ristrutturazione dell’immobile di via Ugo Bassi, in modo da rispettare quanto previsto dal Patto e giungere alla realizzazione della cosiddetta Cittadella della Sicurezza".

"Gnassi - conclude Morrone - delegittima di fatto i passi intrapresi creando, in modo irresponsabile, non poco nocumento a esponenti delle Istituzioni e alle Forze dell’Ordine. Non so se tutto questo livore sia frutto di cattivi consiglieri o della consapevolezza da parte di Gnassi d avere ormai perso tutti i treni, certo è che gli si dovrebbe consigliare un maggior senso delle Istituzioni e dello Stato. Qui non si sta disquisendo su una partita di calcetto, ma di progetti importanti, per realizzare i quali si stanno impegnando, finalmente, persone serie e responsabili al Governo come sul territorio”.

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