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Nuovi centri commerciali a Misano e San Giovanni, si ingrossano le file dei contrari

Movimento 5 Stelle, Cna Federmoda e Confcommercio levano gli scudi per impedire la loro realizzazione

Nuovamente nel mirino la realizzazione dei due nuovi centri commerciali, a Misano e San Giovanni, con Movimento 5 Stelle, Cna Federmoda e Confcommercio che fanno quadrato per dirsi contrari alla loro costruzione. Sul fronte politico, nella serata del 23 novembre presso la Sala Bianchini, il meet up del M5S misanese ha incontrato i cittadini e le associazioni di categoria per discutere e valutare le caratteristiche di questo progetto, presentato in Consiglio Comunale nel dicembre 2015 tramite un Accordo Territoriale che poneva le basi di quello che sarebbe stato l’inizio di un percorso procedurale per portarlo a compimento. "Già allora - spiegano i grillini - il nostro parere come consiglieri comunali era stato contrario perché, pur essendo già stato previsto nel PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) del 2007, lo sviluppo di questa ulteriore area commerciale non avrebbe potuto migliorare la condizione, già precaria, del tessuto economico di Misano. Durante la serata di confronto abbiamo rivisto e valutato il possibile intervento, valutando possibili alternative da proporre, ancor più convinti di ciò che già avevamo palesato nel 2015. Le perplessità riguardanti l’impatto che una simile operazione potrebbe portare sul territorio in termini di viabilità, di inquinamento, di snaturalizzazione di un tessuto commerciale preesistente e già molto precario, sono tutt’ora confermate da situazioni analoghe dei paesi limitrofi, dove strutture commerciali similari hanno “congestionato”  zone di campagna ma non hanno “riempito” i centri storici (vedi Savignano). Oppure casi come il Perla Verde di Riccione dove ancora parecchi negozi sono sfitti".

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"Ad oggi - concludono - il progetto, che prevede la realizzazione di una strada di collegamento Statale-mare (nello specifico, la parte a mare della Ferrovia), risulta, a nostro parere, più impattante per le ripercussioni negative piuttosto che per quelle positive. La strada serve, ma la scelta di continuare con un progetto simile è troppo costoso per il territorio di Misano in termini di ciò che vorrà essere Misano per il futuro. Misano, per noi, dovrebbe cogliere l’occasione per sistemare ciò che serve veramente, piuttosto che difendere una pianificazione di altri tempi, frutto forse di scelte prese per continuare ciò che era già stato pianificato in precedenza ma non sempre nel modo più congeniale al territorio. Proseguire con lo sviluppo del polo commerciale sulla Statale in Area Bandieri, unicamente perché già preesistente da 50 anni, non ci sembra una soluzione ottimale. L’area commerciale presente sulla Statale, decentrata rispetto all’abitato, è frutto di una pianificazione che forse non ha tenuto conto di come quella scelta si potesse ripercuotere laddove il tessuto commerciale avrebbe avuto, e ha tutt’ora, più senso d’esistere, cioè su Via Repubblica".

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