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Nuovo collegamento Frecciarossa, coincidenze a rischio a Rimini

Il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti ha presentato un'interrogazione al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, chiedendo di confrontarsi con Trenitalia e Ferrovie dello Stato

Gli orari del nuovo collegamento Milano-Lecce che sarà attivo dal 12 giugno rischiano di penalizzare i viaggiatori che a Rimini non troveranno adeguate coincidenze con il trasporto ferroviario regionale, strategico per raggiungere le località della riviera romagnola da Ravenna a Cattolica. Per questo il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti ha presentato un’interrogazione al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, chiedendo di confrontarsi con Trenitalia e Ferrovie dello Stato per valutare una diversa modulazione degli orari e garantire la migliore integrazione fra il servizio ferroviario ad alta velocità e il trasporto regionale.

“Dal prossimo 12 giugno gli Etr500 Frecciarossa collegheranno Milano e Lecce con una coppia di treni programmata nelle sole giornate di sabato, domenica e festivi - ricorda Arlotti -: il Frecciarossa 9597 partirà da Milano alle ore 6.00 ed arriverà a Lecce alle 14.06, fermandosi nella stazione di Rimini alle 8.12, mentre il rientro da Lecce con il Frecciarossa 9598 è previsto in partenza alle 15.40 per arrivare a Milano alle 23.50, con sosta a Rimini alle 21.42. Da lunedì a venerdì circolerà l’attuale Frecciarossa da Milano a Bari e ritorno, con soste a Rimini alle 9.55 all’andata e alle 20.42 al ritorno”.

“Gli orari del nuovo collegamento Milano-Lecce rischiano però di creare problemi ai viaggiatori che scendendo a Rimini non troveranno adeguate coincidenze con il trasporto ferroviario regionale, strategico per raggiungere le località della riviera romagnola da Ravenna a Cattolica - osserva il deputato -. Per andare verso sud, infatti, i passeggeri scesi  la mattina a Rimini dovranno attendere infatti almeno 50 minuti per avere un treno, mentre per ripartire verso nord al ritorno vi sono almeno 40 minuti di attesa fra l’arrivo dei regionali e la partenza del Frecciarossa”.

“Va ricordato che il bacino di utenza turistica rappresentato dalla sola provincia di Rimini (dove si contano oltre 2.300 strutture ricettive) è di oltre 15 milioni di presenze totali e che il servizio ferroviario lungo la dorsale adriatica è strategico per le caratteristiche dell’economia dei territori romagnolo e marchigiano, fortemente connotata turisticamente e produttivamente - conclude Arlotti -. La tratta, soprattutto fino a Rimini, sta rispondendo molto positivamente alle aspettative di trasporto ferroviario. Ritengo quindi sia fondamentale garantire la migliore integrazione fra il servizio ferroviario ad alta velocità e il trasporto regionale, e auspico che il Gruppo Ferrovie dello Stato e Trenitalia possano valutare una modulazione degli orari del nuovo collegamento che favorisca l’uso del servizio dal maggior numero possibile di utenti”. 

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