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Oneri d’esproprio, V Peep: il Comune chiarisce con i cittadini

Una vicenda trentennale, già risolta per gli altri quattro comparti Peep del comune di Rimini, ma che ora non può più essere rinviata poiché ad agosto è fissato il termine ultimo per notificare la richiesta ai cittadini, pena la prescrizione del credito

Con una propria lettera, in corso di spedizione in questi giorni, a tutti i 2034 proprietari delle circa 1100 abitazioni del V Peep, l’Amministrazione comunale ha voluto anticipare, per spiegarne le ragioni, la richiesta recupero formale dei maggiori oneri d’esproprio, ovvero della differenza tra quanto il Comune ha dovuto sostenere per l’acquisizione delle aree su cui furono costruite le abitazioni e il costo che i concessionari pagarono all’epoca.

Una vicenda trentennale, già risolta per gli altri quattro comparti Peep del comune di Rimini, ma che ora non può più essere rinviata poiché ad agosto è fissato il termine ultimo per notificare la richiesta ai cittadini, pena la prescrizione del credito. Ciò costituirebbe un danno economico verso il Comune cui sarebbero chiamati a rispondere gli amministratori comunali che hanno l’obbligo di tutelare il patrimonio e le finanze pubbliche.

“Ci rendiamo conto – scrive l’Amministrazione - che questa richiesta cade in un momento particolarmente difficile per le famiglie e per le aziende, alle prese una crisi economica senza precedenti. Purtroppo però ci sono delle scadenze che non permettono di prorogare ancora il recupero di queste somme.”

Per attenuare l’impatto e agevolare al massimo i cittadini, proprio considerando il periodo particolarmente difficile, il Comune ha previsto rateizzazioni con una durata massima a seconda dell’importo che si è chiamati a pagare fino a 5 anni e al tasso di interesse legale minimo. Sono state previste, poi, alcune opzioni per chi avrà la necessità di “saltare” il pagamento di qualche rata, oppure posticipare la scadenza di tre rate per il primo anno o per i primi due anni di durata del piano di ammortamento, dimezzando così il numero di rate e allungando di un anno il periodo di pagamento.

Per far fronte a un procedimento particolarmente complesso e articolato, soprattutto perché coinvolge un corposo numero di soggetti che deve essere gestito in modo differenziato per ogni unità abitativa, l’amministrazione comunale ha deciso di mettere in campo tutte le azioni possibili per costruire un filo diretto coi cittadini per suggerimenti, richieste e chiarimenti.

Le rateizzazioni previste (riportate nella lettera inviata ai proprietari) avranno tutte cadenza bimestrale, ovvero un anno per importi fino ad euro 2.000 (a partire da 169,11 euro ogni due mesi); due anni per importi da euro 2001 ad euro 4.500 (a partire da 214,03 euro ogni due mesi); tre anni per importi da euro 4.501 ad euro 6.500 (a partire da 288,90 euro ogni due mesi); quattro anni per importi da euro 6.501 ad euro 9.000 (a partire 307 euro ogni due mesi); e cinque anni per importi oltre euro 9.001 (a partire da 355 euro ogni due mesi).

“Perché esistono i maggiori oneri?”; “il Comune può fare a meno di recuperare queste somme?”; “come sono state quantificate le somme da recuperare?”; “perché il recupero avviene proprio ora?”; “quali sono i tempi e i modi per i pagamenti?”; “si può trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà?”; “chi vuole esercitare questa facoltà come può fare?” sono le possibili domande a cui già nella lettera l’amministrazione dà risposta. Prevista inoltre la possibilità di avere ulteriori informazioni con appuntamenti diretti con il personale degli uffici prenotabili attraverso un numero verde, così come una casella di posta elettronica ad hoc, quintopeep@comune.rimini.it, è stata nel frattempo attivata per raccogliere ulteriori segnalazioni, chiarimenti e ulteriori suggerimenti.

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