rotate-mobile
Politica

L'opposizione furente: "L'abbandono dell'aula inevitabile. Modificato il regolamento senza seguire l'iter"

Tutti i consiglieri di minoranza sottoscrivono un documento: "La misura è colma. Siamo a denunciare una grave violazione delle regole, scritte e non, che reggono da sempre la politica"

"La misura è colma". Lo scrivono tutti i consiglieri dei gruppi di minoranza che siedono tra i banchi del Consiglio comunale di Rimini. "Tutta l’opposizione è unita nel denunciare una grave violazione delle regole, scritte e non, che reggono da sempre la politica a tutti i livelli. Ci riferiamo alla recente modifica del regolamento comunale, una sorta di Costituzione dell’organo democratico assembleare della città, imposta senza il doveroso passaggio nella relativa Commissione nè alla Capigruppo nè addirittura senza esser stata previamente discussa almeno informalmente tra le forze assembleari. Con verosimile violazione, dunque, delle disposizioni dello stesso regolamento comunale".

"Checché se ne dica, gli altri importanti Comuni che hanno recepito tale modifica, lo hanno fatto seguendo il doveroso iter istituzionale - sottolinea il comunicato -. E nella stessa Bologna, stanti le importanti ricadute politiche della delibera, si è approvata con la previsione di una opportuna data di scadenza e l’impegno a riaggiornarsi. Quanto accaduto giovedì peraltro, tra le mancate risposte alle interrogazioni, il limite all’esercizio di convocazione delle commissioni di garanzia presiedute dalla minoranza e le istruttorie spesso parziali delle delibere, è solo l’ennesima arrogante mancanza di rispetto nei confronti dei consiglieri di minoranza e del 49% della città che continua a rappresentare".

Il documento è firmato da tutti i consiglieri dell'opposizione compatti. Matteo Angelini, Stefano Brunori, Enzo Ceccarelli, Luca de Sio, Gloria Lisi, Nicola Marcello, Loreno Marchei, Andrea Pari, Gioenzo Renzi, Carlo Rufo Spina, Filippo Zilli, Matteo Zoccarato. "Sul metodo dunque denunciamo il totale spregio avvenuto nei confronti del consiglio e della storia politica che impone la condivisione di una modifica regolamentare che non può dunque avvenire a colpi di maggioranza. Quanto al merito, poi noi contrariamente a quanto piace far credere a qualcuno  condividiamo l’opportunità che il consiglio possa essere partecipato dal consigliere eventualmente positivo al Covid, ma senza un allargamento eccessivo ed indiscriminato di tale diritto (si pensi al consigliere che preferisse non presenziare per mera comodità) e soprattutto senza che tale decisione sia lasciata alla mera discrezionalità della presidenza".

"L’abbandono dell'aula era un atto doveroso. Triste, ma doveroso - concludono -. E la cosa forse più preoccupante è che la maggioranza ha solo pensato ad intestarsene voracemente la vittoria sui giornali, non rendendosi invece nemmeno conto che si tratta di una sconfitta per tutti. Prendiamo atto della grave spaccatura che la maggioranza, con l’appoggio preoccupante della Presidenza e la certezza forse eccessivamente granitica degli uffici circa la legittimità della vicenda, ha voluto creare all’interno di un consiglio comunale che sembrava potesse finalmente collaborare per il bene della città".


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'opposizione furente: "L'abbandono dell'aula inevitabile. Modificato il regolamento senza seguire l'iter"

RiminiToday è in caricamento