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Ospizio lager, l'onorevole Raffaelli: "Una legge sulla videosorveglianza in luoghi sensibili"

Dopo il blitz di giovedì mattina dei carabinieri di Rimini, che hanno scoperto una struttura dove gli anziani ospiti venivano sistematicamente maltrattati

Dopo il blitz di giovedì mattina dei carabinieri di Rimini, che hanno scoperto un ospizio lager dove gli anziani ospiti venivano sistematicamente maltrattati, il mondo della politica si mobilita chiedendo maggiori controlli e leggi che regolino l'apertura delle strutture private. “Sono indignata per quanto accaduto nella Casa di Cura Villa Franca di Rimini e sconvolta di fronte alla documentazione fornita dai Carabinieri della Compagnia di Rimini che testimonia violenze e angherie perpetrate ai danni di persone anziane e indifese”. A dichiararlo è l’on. Elena Raffaelli che punta il dito sulla carenza di controlli. “In quanti hanno chiuso gli occhi di fronte a quello che accadeva in questa, come in tante altre strutture che ospitano anziani e disabili, in quanti si sono voltati dall’altra parte? Ricordo che è stata approvata alla Camera, nell’ottobre scorso, una proposta di legge che permette l’installazione di sistemi di videosorveglianza in luoghi sensibili come gli asili e le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per evitare proprio situazioni di maltrattamento o di qualunque tipo di abuso. Noi stiamo dalla parte dei più deboli e lo facciamo con iniziative concrete. Ora, grazie a al nuovo provvedimento voluto dall’attuale Governo, avremo una possibilità in più per prevenire e fermare questi aguzzini a tutela dei più indifesi e della stragrande maggioranza di ottimi operatori che ringrazio per il loro lavoro e che sono sicuramente in prima fila a condannare questi abusi. Infine, un ringraziamento alle Forze dell'ordine per l’indagine portata avanti con tanta professionalità. Chi maltratta un bambino, un disabile o un anziano è una bestia. Nulla di più."

“L’ennesimo caso di maltrattamenti all’interno di una casa di riposo per anziani è la dimostrazione che servono controlli più capillari da parte di Regione e Ausl su queste strutture. Ciò che le indagini degli inquirenti hanno rivelato sul caso di Villa Franca a Rimini è davvero inaccettabile”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’indagine che ha portato all’arresto di quattro persone per maltrattamenti nei confronti di persone anziane in una casa di riposo di Rimini. “Si tratta di un episodio gravissimo, purtroppo l’ennesimo che si verifica non solo a Rimini ma sull’intero territorio regionale – spiega Raffaella Sensoli – Ovviamente il primo pensiero va agli anziani che sono stati oggetto delle violenze e alle loro famiglie. A loro va la nostra più totale vicinanza e solidarietà. Come abbiamo sostenuto in più di un’occasione, Regione e AUSL devono effettuare controlli più rigorosi su queste strutture. L'invecchiamento della popolazione porterà ad aver bisogno nei prossimi anni di maggiori servizi per gli anziani. Non possiamo permettere che succedano situazioni simili. Se i figli sono il nostro futuro, i nonni sono la nostra memoria. Vanno accuditi e rispettati non solo come persone ma anche come depositari della nostra storia" conclude Raffaella Sensoli. 

"Gli arresti di questa mattina per i gestori della casa per anziani Villa Franca pongono, aldilà del forte sdegno, anche una questione di contenuto sul tema dei servizi - commenta Gloria Lisi, vice sindaco di Rimini e assessore ai Servizi sociali. - In attesa che le indagini verifichino quanto accaduto e che la giustizia, eventualmente accertate le responsabilità, punisca severamente i responsabili dei maltrattamenti, mi pare già evidente e necessaria l'esigenza di ridiscutere le leggi che regolamentano questo delicato settore. Non è possibile che esistano regole e controlli severissimi per certi tipi di strutture, e regole e controlli quasi inesistenti per altre, come quella teatro dei maltrattamenti. Su questo penso sia necessario un ripensamento, in sede nazionale e pertanto anche regionale, sui criteri per avviare e mantenere questo tipo di strutture sui nostri territori. L'aumento delle strutture private, non formalmente comprese nella rete dei servizi, segue infatti il progressivo aumento degli anziani, a cui spesso le famiglie non riescono a dare la necessaria assistenza. Strutture -concordo con i Sindacati- che andrebbero meglio regolamentate, anche a livello di controlli. La mia disponibilità su questo tema è massima.Tutto questo vale in particolare quando dobbiamo tutelare una fascia debole ed indifesa come quella degli anziani, che sempre più aumenterà la richiesta di aiuto nei confronti del sistema sociale e sanitario pubblico e privato".

"E’ inaudito che a Rimini l’assistenza agli anziani possa essere lasciata a soggetti crudeli, spietati e disumani - tuona il consigliere comunale Gennaro Mauro. - Se questo avviene è soprattutto per colpa della politica a livello regionale e locale, alla quale spetta il compito di atto tutte quegli accorgimenti per prevenire questi fenomeni. Ci auguriamo che gli inquirenti appurino le effettive responsabilità, e questi soggetti se condannati vengano radiati definitivamente come operatori del privato sociale. Oggi siamo sulla ribalta nazionale, e se pur il nostro sistema socio assistenziale sia mediamente di buon livello ne usciamo a pezzi. Una brutta vicenda che richiede un energico intervento da parte dell’amministrazione comunale.  Le mele marce presenti nel redditizio  mercato dei servizi alla persona devono essere espulse se vogliamo garantire un servizio con standard qualitativi di livello. Esistono ancora molti imprenditori nel nostro territorio, che con una costante variazione di ragioni sociali delle proprie imprese e prestanomi, offrono servizi improvvisati ed inadeguati. Bisogna scovarli e fermarli una volta per tutte".

"In più occasioni - conclude Mauro - abbiamo chiesto inascoltati dalla amministrazione comunale una omogeneizzazione di tutte le strutture assistenziali del territorio, sia pubbliche che private, anche lo scorso mese in occasione dell’approvazione in consiglio comunale del nuovo Piano sociale e sanitario del distretto Rimini Nord. Lamentiamo i mancati o scarsi controlli degli organi pubblici deputati, ma soprattutto una carenza normativa regionale che disciplini meglio la materia e che eviti che soggetti affaristi e calcolatori, possano entra in un mercato tanto delicato caratterizzato in alcuni casi da scarsissime regole. bisogna istituire un registro dei controlli e realizzare una rete di trasmissione informazioni tra Comuni, AUSL, Ispettorato del Lavoro e Finanza . Il sistema dell’accreditamento va completamente rivisto, così come quello delle case famiglie per disabili ed anziani".       

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