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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Parco eolico, Erbetta: "Vogliamo capire meglio i pro e contro del progetto"

Il consigliere comunale e segretario di Rinascita Civica attacca Gnassi sull'ambiente e le antenne telefoniche

Dopo il consiglio comunale tematico il progetto sul Parco eolico continua a tenere accso il dibattito e stimolare riflessioni. A intervenire sul tema è nuovamente Mario Erbetta, consigliere comunale e segretario di Rinascita Civica. "Come avevo preannunciato il Consiglio è stato una semplice contrapposizione politica senza nessuna vera cognizione di causa. Si è parlato di tutto, dal movimento dei gretini alle polveri sottili, dal fotovoltaico all’abbandono dell’energia fossile, con i distinguo di minoranza e maggioranza ma sfido qualsiasi consigliere, amministratore comunale o cittadino a dirmi cosa ha capito del progetto, come si ipotizza che venga realizzato, a che punto è la procedura, quali ricadute economiche e turistiche e ambientali potrebbe avere sul territorio, quali compensazioni potrebbero essere dovute ai cittadini e cosa succederà alle pale dopo 30 anni, il cosiddetto fine vita. Nulla di Nulla. Ce le siamo cantate e suonate da soli parlando del sentito dire e del brutto o bello". 

Incalza Erbetta: "Qualcuno di voi ha capito la posizione del Sindaco? Per non dire un no secco in sintesi ha detto “si potrebbe ma basta che le pale non si vedano! Impatto visivo zero!” Secondo voi sarà mai possibile che delle pale alte più di 100 metri messe anche a distanza di 12/20 km non si vedano? Ecco un modo politico per bocciare il progetto. Ma come mai nessuno ricorda al Sindaco che il progetto in provincia ebbe inizio quando lui era assessore e lo approvò in pieno? Come anche l’affermazione dello stesso che “ci vuole un piano energetico per la città!” Ma non è lui che governa incontrastato da oltre 9 anni? E ci pensa solo ora che ci vuole un piano energetico? Abbiamo svariati edifici pubblici che utilizzano il gasolio per il riscaldamento, quasi il 70% dell’autoparco comunale non è euro 4 (abbiamo svariate Panda e Punto che sono euro zero) e continuiamo a comprare macchine diesel, L’autoparco di Hera, Start e delle varie municipalizzate e cooperative che lavorano con le stesse hanno più del 50% dei mezzi datati e diesel per cui estremamente inquinanti. E’ cosa ha fatto il Sindaco per migliorare queste cose nei due mandati? Nulla. Anzi diciamo ciclabili e monopattini a go go, con perdita dei parcheggi nel centro storico ma senza nessun beneficio dell’ambiente e dell’aria cosa che ci costringe a limitare il traffico in inverno. Ora parla di un serio piano energetico da fare entro un anno da fine mandato? I soliti proclami per distrarre l’attenzione dal voler bocciare senza appello il progetto del parco eolico". 

Continua l'esponente di minoranza: "Mi fa sorridere anche la preoccupazione del nostro Sindaco per l’eventuale inquinamento elettromagnetico generato dai cavi che sulla terra ferma dovranno poi collegarsi alla cabina elettrica. Ma come mai il nostro Sindaco non si batte con altrettanta foga sull’inquinamento elettromagnetico vero e attuale dato dalle 612 antenne di vario tipo installate ad oggi nella provincia di Rimini di cui 260 solo nel comune di Rimini e altre16 antenne in fase di installazione o con iter avviato nel Comune di Rimini? Come mai non blocca le nuove installazioni di antenne a Viserba e all’Ina- Casa? Come mai non pensa all’inquinamento elettromagnetico dato dall’elettrodotto Fano – Forlì costruito sulle case dei nostri contadini e si batte per l’interramento dello stesso? Esiste forse un inquinamento elettromagnetico buono e uno cattivo per il nostro Sindaco. Ma lo stesso ragionamento lo potremmo fare con quelle associazioni ambientalistiche contrarie al progetto, che da un lato non vogliono plastica in mare e scendono in piazza con il movimento dei  Gretini e poi si oppongono alla produzione eolica del 45% di energia pulita del fabbisogno provinciale".

Erbetta evidenzia come "tutti parlino sul piano del bello e del brutto e della deturpazione della linea del mare come paesaggio e non cercano neppure di poter conoscere le motivazioni che inducono dei privati a investire un miliardo di euro nel progetto in un momento così difficile per l’Italia. La politica di fronte a questi progetti deve poter comprendere seriamente i pro e i contro prima di esprimersi, sentendo i realizzatori del progetto, tutte le associazioni ambientaliste pro e contro, i pescatori, il Presidente della Provincia e anche il nostro Sindaco e per farlo serve necessariamente un Consiglio Comunale Aperto dove poter ascoltare tutte la parti in causa e poi prendere una decisione. Apprezzo che i Consiglieri di Patto Civico-Italia Viva concordino sul cercare di capire e sul Consiglio Comunale aperto e li invito a firmare la mia richiesta di tale consiglio che potrà essere condivisa con tutti quei consiglieri che vogliono approfondire il tema in modo completo ed esauriente". 

Chiosa il consigliere: "In quella sede potremmo farci tutti un’idea chiara del progetto, delle possibili variazioni dello stesso, della possibilità di chiedere compensazioni sul territorio, delle ricadute occupazionali e sul fine vite delle pale. Questa secondo noi è il fare politica in modo serio per il bene dei cittadini, la politica dei proclami la lasciamo agli altri”. 

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