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Partito Democratico, tutti i candidati in Romagna. A Rimini "inversione" di posti

Dopo la direzione che si è tenuta per tutta la notte tra venerdì e sabato i giochi sono ormai fatti: l’incastro delle candidature del Pd è completato e i nomi

Dopo la direzione che si è tenuta per tutta la notte tra venerdì e sabato i giochi sono ormai fatti: l’incastro delle candidature del Pd è completato e i nomi, anche se manca ancora l’ufficialità, definiti nelle rispettive caselle. La riunione a Roma è stata burrascosa con le varie correnti che hanno dato una strenua battaglia alla scelta del segretario Matteo Renzi di limitare il più possibile la candidatura di esponenti di componenti  minoritarie del partito.

Per la Romagna il quadro è definito: per i collegi uninominali sono stati scelti tutti candidati del territorio per i sei collegi. Per il collegio di Forlì-Faenza alla Camera era autorevole e priva di concorrenza la candidatura di Marco Di Maio, che ha già spiegato, su Facebook, che "sarò candidato alla Camera senza alcun paracadute, listino bloccato o altro; sarò candidato nel collegio uninominale di Forlì-Faenza e verrò eletto solo se risulterò il più votato tra i candidati”. Non ci sono ancora informazioni, invece, per una candidatura, come indipendente nel Pd, di Bruno Molea, deputato con una legislatura alle spalle ed eletto nel 2013 con Scelta Civica.

Per il collegio alla Camera di Cesena si affaccia la candidatura di Fabrizio Landi, segretario di federazione del Pd cesenate. A Cesena ci sarà un totale azzeramento dei parlamentari Pd, dopo la scelta di Enzo Lattuca, deputato uscente, di non ripresentarsi, definendosi “un uomo non per tutte le stagioni”. Lattuca, molto vicino a Bersani nel momento della scissione, è noto che non si riconoscesse nella linea politica di Renzi e probabilmente, con la compressione dei seggi per le minoranze, poteva rimanere escluso dalle liste. Fuori dalle candidature anche Mara Valdinosi, renziana, entrata in Senato in corso di legislatura, con il “ripescaggio” come prima dei non eletti il 16 ottobre 2014, subentrando a Rita Ghedini. 

Nel collegio uninominale di Rimini viene giocata la carta di Sergio Pizzolante, per tre elezioni politiche dal 2006, candidato ed eletto in Forza Italia e Popolo della Libertà, poi passato al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano nel 2013 ed infine alla lista centrista Civica Popolare del ministro Lorenzin:  è ora  candidato di coalizione. Si tratta quindi di una candidatura centrista che mira a prendere voti anche in altre aree non dem. In questo modo Pizzolante “prende il posto” di Tiziano Arlotti, deputato riminese uscente a primo mandato, che però viene candidato per il collegio uninominale del Senato di Rimini-Cesena. 

A Ravenna infine il collegio uninominale della Camera è appannaggio dell’uscente Alberto Pagani, con alle spalle una legislatura. Per il Senato, invece, il collegio uninominale di Ravenna-Forlì è di Stefano Collina, renziano con una legislatura senatoriale alle spalle, di Faenza. A Ravenna, come d’altra parte aveva ampiamente annunciato, non si ricandida Sefi Idem, senatrice nella scorsa legislatura e ministro dello Sport nel governo Letta.

Per i collegi plurinominali, che funzionano sulla base di un riparto proporzionale dei seggi e che assegnano i posti in ordine di lista (e quindi coi capilista come posizioni più sicure di elezione) spuntano i nomi dei big. Dario Franceschini, ferrarese e ministro dei Beni culturali, è capolista nel collegio plurinominale “Romagna” per la Camera (che mette assieme le province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini). La scelta era ampiamente intuibile con un grande attivismo dell'ultima ora del ministro dei Beni culturali, in particolare a Cesena (che si porta a casa tre milioni di euro per la futura pinacoteca in palazzo Oir) e a Rimini (con la riapertura del Fulgor e tre milioni di euro in più per il Museo Fellini). Gli altri candidati sono Giuditta Pini, Sandro Gozi e Lia Quartapelle. Salta all’occhio la posizione defilata del cesenate Gozi, renziano e uomo chiave del segretario dem nei rapporti con l’Europa, che al terzo posto avrebbe poche chance di elezione. E’ tuttavia possibile che Gozi venga candidato anche in un altro collegio, tenuto conto che sono possibili le pluri-candidature.

Per il collegio plurinominale del Senato (tutta la Romagna, assieme a Bologna e Ferrara) il capolista è l’imolese Daniele Manca, seguito da Teresa Bellanova, Ernesto Carbone e Francesca Puglisi.

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