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Pescatori bloccati in Libia, il Movimento Nazionale - La Rete dei Patrioti si mobilita

Solidarietà ai pescatori, vittime di questa "ennesima imbarazzante figuraccia dello Stato italiano nel Mediterraneo"

Sono passati 95 giorni dal sequestro in Libia di 18 pescatori italiani, attaccati da una motovedetta libica e portati al porto di Bengasi dalle milizie del generale Haftar. Tre mesi lontani dalle proprie madri, dai figli e dalle mogli, in cui è assordante il silenzio tombale delle autorità italiane e soprattutto del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, impegnato a tenere in vita la carcassa di un governo inesistente. Il Movimento Nazionale - La Rete dei Patrioti ha voluto esprimere la sua solidarietà ai pescatori, vittime di questa "ennesima imbarazzante figuraccia dello Stato italiano nel Mediterraneo", con un’azione nei principali porti italiani, da Genova fino a Mazara del Vallo, presso le rappresentanze del Governo libico e presso le Prefetture. In Romagna sono stati affissi manifesti presso i porti di Rimini e Ravenna raccogliendo consenso e supporto da parte dei tanti pescatori presenti. "Alla Libia proponiamo uno scambio: in cambio dei pescatori vi regaliamo l’on. Luigi Di Maio".

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