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Piano regolatore, Sarti (M5s): "Il sindaco cambia le carte in tavola"

“Anche adesso che sono in Parlamento ogni giorno, non solo per la natura del mio mandato, mi interesso alle vicende di Rimini, la mia città. Intervengo raramente perché il Gruppo del territorio riminese è affiatato, competente ed esperto"

“Anche adesso che sono in Parlamento ogni giorno, non solo per la natura del mio mandato, mi interesso alle vicende di Rimini, la mia città. Intervengo raramente perché il Gruppo del territorio riminese è affiatato, competente ed esperto. Oggi lo faccio, in relazione al Consiglio Comunale sulle Varianti, perché tramite le dichiarazioni del sindaco Andrea Gnassi su Repubblica Bologna e le dichiarazioni sulla stampa locale della collega Emma Petitti si è chiaramente voluto portare lo scontro fuori dai confini comunali per trovare una giustificazione più ampia al tentativo di "imbrogliare le carte"”, la deputata del Movimento 5 stelle, Giulia Sarti, interviene sulla vicenda.

“La situazione è chiara. Da una parte un sindaco indebolito dalle recenti politiche cerca di cambiare le carte in tavola rinnegando decenni della gestione del suo partito (e sua) bocciando varianti edilizie, ma solo quelle dei privati ovviamente. - insiste Sarti - Dall'altra il Movimento 5 Stelle che si rifiuta di essere il tramite di legittimazione di queste strategie da equilibrista ed esce dalle aule che li vuole complici o condannati. Purtroppo per la vecchia politica il Movimento 5 Stelle ha un'opzione in più: non partecipare alla farsa andata all'ultimo consiglio comunale.  Dunque voglio sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, la continuità del pensiero tra tutti i cittadini a  5 Stelle, sia che essi siano impegnati in un Gruppo Consiliare, sia che essi siano impegnati nelle aule del Parlamento: niente inciuci, niente alleanze e addosso a noi niente schizzi di fango della vecchia politica”.

“Quello che pochi dei nostri detrattori hanno capito è che mentre continuano tutti a chiamarci "Grillini" noi Cittadini 5 Stelle cresciamo e decodifichiamo le informazioni slegandole dal vecchio linguaggio della politica, esoterico e discriminante. Per quanto riguarda la situazione in particolare non serve neanche tanto sforzo perché i cittadini di Rimini hanno sotto gli occhi l'operato incongruente del loro Sindaco che da una parte vanta il Consiglio Comunale con meno sedute della storia del Comune di Rimini e dall'altra  chiama i Consiglieri Comunali a decidere in 72 ore per bocciare varianti su progetti che attendono da 7 anni e che lui stesso ha politicamente avvallato”.

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