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Più di un anno di attesa per un esame alle ossa, il M5S: "Serve chiarezza"

Sono questi alcune dei casi citati in un’interrogazione presentata in Regione da Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo ai tempi di attesa per visite ed esami specialistici nella provincia di Rimini

"Più di sette mesi di attesa per una visita allergologica, più di un anno per una densiometria ossea. E ancora: cinque mesi per effettuare una risonanza a un paziente sofferente di sclerosi multipla, ben 319 giorni per una visita geriatrica a una donna di 82 anni". Sono questi alcune dei casi citati in un’interrogazione presentata in Regione da Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo ai tempi di attesa per visite ed esami specialistici nella provincia di Rimini. “Quello che emerge chiaramente dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto è che c’è una evidente disparità tra i dati che Regione e Ausl sbandierano ai quattro venti sui tempi di attesa e la realtà che i cittadini sono costretti ad affrontare quando hanno la necessità di prenotare una visita specialistica o un esame particolare", spiega Sensoli.

Nella sua interrogazione la consigliere regionale cita alcuni casi: "ad oggi per la prenotazione di una visita allergologica la prima data di disponibilità è fissata il 13 marzo 2019, ossia dopo ben 146 giorni mentre dovrebbe essere eseguita entro 30 giorni in base alla disciplina regionale in vigore sui tempi di attesa, con uno sforamento quindi di ben 116 giorni. Per la stessa visita un’altra segnalazione contenuta nell’interrogazione parla di 230 giorni di attesa. Non è andata meglio a una donna di 82 anni che per una visita geriatrica dovrà aspettare addirittura il 2 settembre 2019 mentre per un esame di densiometria ossea i tempi diventano quasi biblici con più di un anno di attesa tra la prenotazione e lo svolgimento dell’esame. Inoltre, nell’interrogazione si riferisce anche di una paziente sofferente di sclerosi multipla che per una risonanza prenotata nello scorso giugno avrebbe dovuto aspettare fino a novembre mentre rivolgendosi a pagamento in una struttura privata è riuscita ad eseguirla dopo appena tre giorni".

"La Regione, tramite un portale ad hoc, permette di conoscere per 50 prestazioni il numero e la percentuale di prenotazioni erogate dalle aziende sanitarie entro i tempi massimi previsti dalla legge – aggiunge Sensoli -. Per tutte le altre prestazioni, tra le quali ci sono quelle che abbiamo segnalato nella nostra interrogazione, non c’è alcun report pubblico. Ciò dimostra che non c’è piena trasparenza sui tempi di attesa. Solo alcuni esami e visite sono oggetto di una rendicontazione puntuale che permette di conoscere in tempo reale i tempi di attesa, per tutti gli altri non è disponibile alcun dato, nonostante vi siano sforamenti dei tempi di attesa rilevanti come testimoniano le esperienze dei cittadini”. Ecco perché Raffaella Sensoli chiede alla Regione di fare assoluta chiarezza su questa vicenda. “Serve un monitoraggio più rigoroso sui tempi da garantire per le liste d'attesa, ampliando la lista di esami e visite rendicontate – conclude – altrimenti ci troveremo sempre a raccontare a due realtà completamente differenti come succede oggi per il caso di Rimini".

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