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Pos obbligatorio e costi delle commissioni, approvata risoluzione a tutela di benzinai e tabaccai

Sono i temi su cui impegna il Governo la risoluzione firmata dal deputato Pd riminese Emma Petitti insieme ad alcuni colleghi parlamentari romagnoli, e approvata il 29 luglio in commissione Finanze della Camera

Sospendere per un anno le commissioni sui pagamenti elettronici per benzinai e tabaccai, in vista di un'abrogazione definitiva delle norme sull'obbligatorietà e i costi del Pos. Sono i temi su cui impegna il Governo la risoluzione firmata dal deputato Pd riminese Emma Petitti insieme ad alcuni colleghi parlamentari romagnoli, e approvata il 29 luglio in commissione Finanze della Camera. Per illustrare e approfondire il provvedimento, Petitti ha incontrato questa mattina i delegati provinciali della Federazione Italiana Tabaccai, Giorgio Dobori, e della Federazione Gestori Impianti Stradali Carburanti, Alberto Semprini, aderenti a Confcommercio, insieme al presidente provinciale della categoria Gianni Indino.

“La risoluzione intende tutelare gli impianti di distribuzione di carburante e le tabaccherie, tenuti tra l'altro a prestare servizi pubblici e già penalizzati dall'elevata imposizione fiscale e dalla burocrazia - spiega la parlamentare -. Con il provvedimento, il Governo si impegna a intervenire sui costi dei sistemi di pagamento elettronico vista l'introduzione dell'obbligo di Pos, ovvero il pagamento obbligatorio con moneta elettronica per i servizi di importo superiore ai 30 euro. Non contestiamo la positività dell'e-payment, ma i costi non possono ricadere sugli operatori”.

La risoluzione impegna nello specifico il Governo ad assicurare un abbattimento dei costi fissi del terminale Pos, eventualmente anche mediante forme di defiscalizzazione che contemplino il riconoscimento di un credito d'imposta. Si chiede inoltre di prevedere la completa gratuità, per ulteriori 12 mesi, delle transazioni effettuate presso impianti di distribuzione di carburante e presso le rivendite di tabacchi per servizi prestati all'utenza per conto dello Stato, in attesa della completa abrogazione della commissione applicata.

“L'approvazione in Commissione è il primo segno della sensibilità che vogliamo tenere alta nei confronti di due settori importanti anche sul nostro territorio – conclude Petitti -. Alla ripresa dei lavori del Parlamento, sin dai prossimi giorni, continueremo a seguire con attenzione l'iter del provvedimento per arrivare a dare una risposta definitiva alle attese degli operatori”.

"L’obbligo di accettazione delle carte di debito è un problema molto sentito dalla nostra categoria – esordisce il Presidente provinciale della Figisc Alberto Semprini – perché i nostri margini sono già risicatissimi e qualsiasi ulteriore aggravio dei costi ci porterebbe in alcuni casi a lavorare in perdita”. “Va inoltre considerato – aggiunge Semprini – che un impianto di distribuzione carburanti deve dotarsi di più pos e in molti casi le Compagnie petrolifere obbligano gli esercenti a utilizzare determinati centri servizi, non lasciando al gestore la libertà di scegliere la soluzione economicamente più vantaggiosa”. “Ringraziamo Petitti per l’impegno che sta profondendo per la nostra categoria – conclude Semprini - i presupposti sono molto buoni, ma c’è preoccupazione per le possibili lungaggini che potrebbe incontrare l’iter del provvedimento, cui si aggiunge la necessità comunque di giungere ad una abrogazione definitiva delle commissioni per la nostra categoria”.

“E’ stato un incontro molto positivo – dichiara il presidente provinciale della Fit Giorgio Dobori – perché si è parlato di pos, di commissioni bancarie, ma anche di altri temi di grande importanza per le nostre imprese. Abbiamo manifestato la nostra piena disponibilità all’Onorevole Petitti per fornire una fedele rappresentazione della gravità del problema per la nostra categoria, che viene colpita dall’obbligo di accettazione dei pagamenti con carta di debito sino all’inverosimile. Noi eroghiamo servizi che prevedono la riscossione di denaro per conto dello Stato (bollo auto, canone tv, baucher) e in taluni casi a noi viene riconosciuto una cifra fissa, come nel caso del bollo auto. Ma ci si rende conto che se accettiamo il pagamento con il pos di un bollo auto di importo superiore ai 150 euro lavoriamo in perdita?”.

“Ringraziamo il deputato Petitti per l’attenzione manifestata nei confronti delle istanze delle nostre imprese – dichiara il presidente Indino – dimostrando ancora una volta piena disponibilità ad un confronto serio e costruttivo mirato alla salvaguardia delle sorti del tessuto produttivo del nostro territorio”. “Confcommercio, insieme alla Fit e alla Figisc, si sono adoperate per l’organizzazione di questo tavolo – conclude Indino - ma le altre categorie sappiano che questo è solo l’inizio, perché la nostra Organizzazione continuerà a lottare affinché non si vada a gravare per l’ennesima volta con nuove tasse o balzelli sulle tasche degli imprenditori”.

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