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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Post elezioni, si riunisce il Pd: "Non serve inseguire il grillismo"

Grande partecipazione e sala Marvelli piena lunedì sera, in occasione della riunione della direzione provinciale del Partito democratico di Rimini

Grande partecipazione e sala Marvelli piena lunedì sera, in occasione della riunione della direzione provinciale del Partito democratico di Rimini. Numerosissimi gli interventi dei componenti, in un clima sereno e costruttivo da cui è emerso un Pd compatto nel sostegno alla linea del segretario Pier Luigi Bersani per superare l'impasse del Paese, nel rifiuto di ogni “governissimo” e nella necessità di seguire il percorso congressuale nazionale, come già evidenziato la scorsa settimana dall'assemblea dei segretari di circolo del territorio e come ricordato dal presidente della direzione Alice Parma.

Visto il lungo elenco degli iscritti a parlare, la direzione verrà riconvocata la prossima settimana per il proseguimento e la conclusione della seduta. La priorità è il rilancio dell'attività del Pd comune per comune, ha sottolineato nella sua relazione di apertura il segretario provinciale Emma Petitti. “Il riformismo non si affronta con i proclami, ma con le azioni amministrative quotidiane. Non serve neppure imitare o inseguire il grillismo, perché la storia ci dimostra che l’elettorato vota sempre l’originale e non le imitazioni. Quello uscito dalle urne è un voto di protesta, ma non solo: è un voto che ci chiede cambiamento e non possiamo essere sordi, superficiali o silenti. Dobbiamo ripartire da noi, dai nostri circoli e dai nostri amministratori, rilanciando l’azione amministrativa in tutti i Consigli e le giunte sui programmi con cui abbiamo ottenuto la fiducia per governare”.

“Siamo un territorio turistico che deve avere infrastrutture e servizi pari ad un'area metropolitana, dobbiamo garantire un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ed il riutilizzo e non sul consumo del territorio - continua Petitti -. Non dobbiamo avere dubbi che questa debba essere la nostra direzione, ragionando su nuove politiche gestionali. Perché siamo tutti in discussione, dentro ad una nuova prospettiva in cui al primo posto vengono le nostre comunità ed il nostro Paese”.

"Ci sono temi su cui si vinceranno o perderanno le prossime elezioni - aggiunge le neoparlamentare riminese -. come sapremo risolvere il problema degli scarichi a mare e del nostro sistema fognario, il rinnovamento della nostra offerta turistica e l'ammodernamento della ricettività, la tassa di soggiorno, il rinnovo delle concessioni balneari, il riordino istituzionale a partire dalle Unioni dei Comuni, che porta con sé la riorganizzazione dei servizi e la riduzione della burocrazia”.

“Dobbiamo preparare il partito alle elezioni amministrative, da Gemmano in poi sono tanti i Comuni che andranno al voto nella nostra realtà provinciale – prosegue Petitti -, dobbiamo attrezzarci, aprirci, organizzare il Pd coinvolgendo il popolo delle primarie per poterci rinnovare. Dopo la chiusura dei quartieri la partecipazione va ricostruita. Occorre lavorare anche su figure esterne al partito, rompere gli schemi mediante liste civiche aperte a chi vuole costruire con noi il progetto amministrativo”.

“E’ chiaro che nel frattempo dovremo riorganizzare le segreterie e affrontare i nodi critici comune per comune, con assemblee comunali aperte ai cittadini. In questo quadro i segretari romagnoli eletti in Parlamento sono dimissionari fino ai congressi, ma debbono attrezzarsi per affrontare la propria successione in un clima di serena discussione e dentro ad un dibattito anche nazionale sull’identità del partito, la capacità di mettere in discussione idee, programmi, persone, gruppi dirigenti", chiosa l'esponente democratica.

Secondo Petitti "occorre rilanciare il dibattito interno e in questo momento di incertezza non pensare ai nostri organigrammi. Mercoledì si tiene la direzione nazionale del Pd, giovedì quella regionale, in un quadro di grande incertezza rispetto al voto e al Paese. Il prossimo congresso sarà un’opportunità, ma dovremo farlo nei tempi e nei modi giusti. Qui il problema non è oggi posizionarsi né tantomeno salvarsi a discapito degli altri, ma ritrovare una visione ed una direzione comune che unisca partito, amministrazioni e comunità locali. Se non lo faremo, e già dimostrato che i vuoti e le assenze trovano sempre chi è in grado di colmarli”.

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