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Rivoluzione in Provincia, Vitali resta ma gratis: "Lascio? E' la politica che lascia me"

"Mantengo la tessera del Pd, ora che non faro' piu' parte della direzione provinciale avro' piu' tempo per andare al circolo. Non voglio mantenere incarichi a tutti i costi e la mia uscita fara' felice qualcuno"

"Sono un presidente della Provincia volontario, a questo punto prima finisce e meglio e'". Cosi' Stefano Vitali, presidente della Provincia di Rimini in quota Pd, si congeda giovedì nella sua ultima conferenza stampa da numero uno in corso D'Augusto nell'attuale forma istituzionale (ente di primo livello). Resta da capire cosa accadrà a Rimini Congressi, Rimini Fiera e Societa' del Palazzo dei Congressi. Dopo le riforme del governo Renzi il quadro lo impone: tra le funzioni che rimangono temporaneamente in capo alla Provincia, da tempo senza piu' liquidita' utile, gli asset fieristici-congressuali (piu' del 20% del pil locale) non sono previsti.

Senza dimenticare il dimezzamento dei diritti alla Camera di commercio, altro ente pubblico finora cruciale nell'amministrazione delle principali partecipazioni economiche locali. "E non sappiamo nemmeno se le altre partecipate resteranno in capo a noi", chiosa Vitali. Per questo vengono varati cambi di statuti per procedere alla privatizzazione.

Vitali spiega sul suo futuro spiega: "Vivo in una casa-famiglia e sono in aspettativa all'associazione Papa Giovanni, mi riaccoglieranno. Mantengo la tessera del Pd, ora che non faro' piu' parte della direzione provinciale avro' piu' tempo per andare al circolo. Non voglio mantenere incarichi a tutti i costi e la mia uscita fara' felice qualcuno. Abbandono la politica? È la politica- osserva l'ex assessore e consigliere comunale- che ha lasciato me...". In giunta se ne va l'assessore Meris Soldati per questioni personali, altri rimangono a partire dalla titolare dell'Ambiente Stefania Sabba: nessuno da mercoledì, Vitali in testa, percepira' piu' compensi ma si restera' a disposizione per evitare l'arrivo del commissario prefettizio (che arriverebbe comunque a titolo gratuito).

Se le funzioni in capo attualmente alla Provincia dovrebbero rimanere fino a fine anno (poi la Regione decidera' quali girare al futuro ente 'minore'), l'iter prevede che entro il 30 settembre il presidente uscente convochi i consiglieri comunali del territorio idonei a formare l'elettorato attivo, che appunto eleggera' il nuovo Consiglio territoriale di 12 membri (eleggibili nei Comuni e nella stessa ultima assemblea provinciale) cosi' come il nuovo presidente-sindaco di 'area vasta', corrispondente o meno (lo si vedra') all'ambito provinciale, che godra' di una sola indennita' (da presidente dell'ente di secondo livello).

I 277 dipendenti di corso d'Augusto non dovrebbero rischiare. Cosi', Vitali ripercorre tutte le 'avventure' piu' o meno riuscite del suo mandato partito nel 2009. Sul Trc tornato piu' che mai d'attualita' dopo l'altola' della nuova giunta di Riccione: "Basta guerre tra sindaci, c'e' un appalto assegnato e per ogni giorno perso la ditta puo' rivalersi. Quella sul Trc era una bella pensata per un trasporto all'avanguardia e 'europeo' sulla costa, poi e' passato troppo tempo prima dell'avvio del cantiere" (Agenzia Dire)

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