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Politica Cattolica

Referendum senza quorum, i cittadini di Cattolica protagonisti delle scelte amministrative

Nuovo strumento “donato” alla città dopo un percorso condiviso con la società. Il Sindaco Mariano Gennari: “Decide chi partecipa”

Il referendum senza quorum a Cattolica è realtà. Il Consiglio Comunale ha approvato ieri il regolamento per l'istituzione di questo strumento di democrazia diretta. Si è trattato dell'ultimo passaggio di un percorso partecipato aperto alla cittadinanza, ai Comitati di Quartiere, alle Associazioni di Categoria e stakeholders del territorio. “Ieri sera – ha commentato il Sindaco Gennari – è stato approvato dal Consiglio Comunale, con voto unanime della maggioranza M5S, il nuovo regolamento per le consultazioni referendarie a Cattolica. Una rivoluzione silenziosa ed un momento importante per la comunità, la sublimazione di un lungo cammino. Anni di fatiche, di tempo sottratto agli affetti ma investito per la collettività. Strumentalizzazioni, attacchi personali e mal di stomaco. Il referendum senza quorum è uno di quei pilastri della partecipazione dal basso che hanno portato tanti di noi ad impegnarsi in politica. Oggi abbiamo dotato la città di uno strumento con cui esercitare la democrazia diretta. Si tratta di un risultato per cui posso dire: ne valeva la pena. Ci tengo a ringraziare la Presidente del Consiglio, Silvia Pozzoli, che ha saputo coordinare i lavori ed è andata avanti con tenacia anche davanti alle difficoltà”.

“Sono felice – ha aggiunto la Pozzoli – perché abbiamo scritto un capitolo della storia politica ed amministrativa di Cattolica che, credo, possa essere esempio ed ispirazione per altre comunità in Italia. Abbiamo scelto di intraprendere questa strada insieme ai cittadini, un percorso innovativo, partecipato, sicuramente più complesso e lungo in confronto alla semplice stesura attraverso gli uffici comunali. Voglio anche ringraziare per il supporto esterno il Sottosegretario Fraccaro, il Consigliere di Roma Capitale Sturni, lo staff di Palazzo Mancini ed i professionisti che ci hanno affiancato. Ma soprattutto, un grazie va ai cittadini che hanno collaborato alla stesura del regolamento con cui siamo riusciti a portare a termine questo percorso pionieristico, ad oggi, forse, l'unico in Italia che da piena dignità ed indipendenza alla volontà dei cittadini”.

“Purtroppo, questo regolamento – sottolinea il Primo Cittadino - non è stato votato favorevolmente dai Consiglieri di minoranza. Probabilmente si allarmano nel dare la possibilità ai cittadini di incidere attivamente sulle decisioni amministrative della città senza la loro intermediazione. D'altronde è nella memoria di tutti come negli anni recenti lo strumento del referendum comunale sia stato “bloccato” utilizzando l'arma del non raggiungimento del quorum per imbrigliare la volontà della comunità. Tutti hanno ben presente come la politica abbia “azzoppato” la volontà popolare”.

Arrivata col voto di ieri in Consiglio la fine dell'iter partecipativo, tecnico e politico, il nuovo strumento entrerà effettivamente in vigore dopo trenta giorni dalla data di pubblicazione. Finalmente normate le consultazioni referendarie comunali consultive, propositive ed abrogative. Queste ultime due, in particolare, pur essendo previste nello Statuto Comunale non erano mai state regolamentate e quindi non utilizzabili. Per indire una consultazione referendaria comunale servirà la presentazione di duemila firme di cittadini iscritti alle liste elettorali del comune di Cattolica. L'ammissibilità del quesito referendario verrà vagliata da una commissione di garanzia tecnica esterna all'Amministrazione a tutela dell'imparzialità. Il risultato delle votazioni sarà valido a prescindere dall'affluenza alle urne. “Decide chi partecipa”, ha concluso il Sindaco Mariano Gennari. 

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