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Renzi (FdI): "Rivedere progetto di riqualificazione di piazza Malatesta: deve essere nel rispetto della storia"

Il consigliere comunale contesta alcune soluzioni messe in campo dal Comune per i lavori di restauro e riqualificazione

Sono in corso i lavori del 2° lotto -IV Stralcio Museo Fellini “Riqualificazione Piazza Malatesta”con la spesa di 3.000.000 di euro , oltre ai 4 stralci realizzati o in corso di ultimazione con 9.000.000 di euro, che ammontano complessivamente a 12.000.000 di euro. Nel suddetto lotto lavori, Hera sta eseguendo il rifacimento dei sotto servizi, mentre la pavimentazione sovrastante della Piazza è di competenza del Comune. Un progetto che non piace al consigliere comunale di Fratelli d'Italia Gioenzo renzi che, in una nota stampa, ricorda come "In base alle norme del PSC ( Piano Strutturale Comunale), le nuove superfici, gli arredi, e più in generale il disegno della Piazza dovranno tenere in considerazione le risultanze delle indagini archeologiche". Ed è per questo che ha chiesto in consiglio comunale ha presentato una interrogazione che chiede di "rivedere radicalmente l’attuazione del progetto esecutivo approvato".

"Piazza Malatesta - spiega Renzi - ha un forte valore storico, architettonico ed archeologico e per questo è soggetta ai seguenti vincoli: il vincolo di inedificabilità assoluta del 14 Marzo 2015, finalizzato ad assicurare la prospettiva del Castello Malatestiano; il Vincolo Archeologico del 29 Ottobre 1991 finalizzato a garantire la tutela del sottosuolo delle aree incidenti sul tracciato delle mura tardo imperiali e sull’area occupata dell’antico fossato difensivo del Castello.
Gli interventi da realizzare, anche in superficie, devono essere compatibili con i rinvenimenti archeologici. I sondaggi conoscitivi svolti negli ultimi 30 anni hanno evidenziato presenze archeologiche diffuse mediamente a solo mezzo metro dalla superficie della Piazza. Nell’area tra il Castello e il Teatro, corrispondente al “fossato”, gli scavi avevano già riscontrato nel 1988 e nel 1992 il “ muro di controscarpa” e uno dei “ battiponte” ad una quota di appena 20 centimetri sotto il piano della Piazza. Gli scavi in corso in questa area stanno facendo emergere, in questi giorni, parte del sistema difensivo “ antemurale” del Castello Malatestiano, a ridosso del “fossato” e della “falsa braga” della Corte a Mare".  

"Alla luce di tutto questo - prosegue il consigliere - sono da rivedere parecchie cose come la realizzazione, ridicola, di una fontana calpestabile in forma di piazza allagabile lungo il perimetro del “ fossato” con una profondità di 5 cm. con vaporizzatori per creare “suggestioni oniriche”. La localizzazione dei vani tecnici della fontana ad una profondità di 4 m., addirittura, nell’area del “fossato”, al di sotto della fontana. Che venga “ spianata” la “schiena d’asino” che si frappone tra il Castello e il Teatro, dovuta alle presenze archeologiche, in spregio al vincolo archeologico. Come possano i suddetti interventi, essere compatibili con le esistenze archeologiche, i vincoli esistenti, e avere il parere favorevole della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Emilia Romagna per le province di Ravenna, Forli-Cesena e Rimini. Sostengo da anni in Consiglio Comunale, che invece dei suddetti fantasiosi interventi, a cominciare dal “giardinetto” realizzato  davanti al Castello  con i muretti di cemento armato  che evocano le mura della “falsa braga”, era più naturale, semplice e meno costoso, riscoprire  il “fossato” tutto attorno al Castello, liberarlo dagli interramenti, per fare riemergere il Castello originario di 5-6 metri e ritrovarlo imponente anche nel confronto con il Teatro ricostruito. Abbiamo perso una occasione storica". 

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