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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Riccione

Renata Tosi: "Dalle terme all'ex Mattatoio, i progetti finiranno nel cassetto. Caldari era il nome giusto"

L'ex sindaca Renata Tosi a 360° a RiminiToday: "Ci sarà discontinuità, spero di essere smentita, ma molti progetti finiranno arenati. Ad Angelini auguro buon lavoro, sul mio conto un film dell'orrore che non esiste"

“Temo che molti progetti finiranno arenati, al contempo ritengo che il nome di Stefano Caldari fosse per noi il migliore in assoluto”. A 48 ore dal ko elettorale, con il centrodestra che non riesce nemmeno a raggiungere il ballottaggio, l’ormai ex sindaca di Riccione Renata Tosi rilascia una lunga intervista a RiminiToday in cui traccia un bilancio di mandato, campagna elettorale e spiega a suo vedere cosa accadrà ora a Riccione. Lo fa a nemmeno 24 ore dalla consegna della fascia alla neo sindaca Daniela Angelini.

Renata Tosi, partiamo dal tema caldo. Lei lascia in eredità una serie di progetti per la città di Riccione, che idea si è fatta sul loro sviluppo?

“Spero di essere smentita, ma sui progetti da chiudere non sono molto ottimista. Temo che rispetto alle mie scelte verrà dato un forte segnale di discontinuità, ma questo non gioverà alla città. Mi aspetto che diversi miei progetti finiscano nel cassetto, parlo in particolare al restyling dell’ex Mattatoio, alla colonia Reggiana e il Ceccarini su cui non è stato capito il significato di comunità energetica. Non vedo lumi nemmeno per piazza Unità e sono convinta che alla fine sulle terme non si andrà avanti con quel progetto”.

L’esito delle urne però parla chiaro. Si può dire un epilogo davvero inaspettato alla vigilia?

“Non era certo la prospettiva che mi ero immaginata a inizio campagna elettorale, credo si sia fatto un ottimo lavoro: sul sociale, nella presenza nei quartieri, mentre dal punto di vista turistico abbiamo sputato sangue. Il nome di Riccione sta volando e non mi aspettavo un referendum così negativo nei miei confronti. Però i voti si accettano, l’ho sempre fatto, quando ho vinto e quando già avevo perso”.

Stefano Caldari è stato suo assessore, si può dire che il vostro era un progetto di forte continuità?

“Ribadisco che non ci sono stati errori nelle scelte per la formazione della squadra, abbiamo costruito un gruppo coeso, siamo riusciti a chiudere un patto. I partiti nazionali sono mancati, è inutile nasconderlo, ma è un problema diffuso su scala nazionale. Stefano aveva un assessorato strategico e ha fatto bene, era davvero la scelta giusta. La squadra si è stretta attorno al nome migliore in quella che poteva essere una continuità nella discontinuità”.

Ora entra all’opposizione. Conferma che svolgerà il ruolo di consigliere comunale?

"Si, sarò consigliere di minoranza. Non è per nulla umiliante se un sindaco torna a essere consigliere, è prima di tutto un segnale di rispetto nei confronti di chi mi ha votata. Quando la città mi ha dato un compito l’ho sempre eseguito, cercando di fare il meglio possibile”.

Cosa ha detto al momento della consegna della fascia a Daniela Angelini?

“Nulla di particolare, è stato un passaggio di consegne formale e ho aggiunto che semplicemente non sarà una cosa facile. Colgo l’occasione per sottolineare che non ho nulla di personale con Daniela e nemmeno con Ubaldi, non ci sono questioni di alcun tipo. Ed era giusto esserci alla consegna. Sono però dispiaciuta perché sulla sottoscritta in più occasioni è stato raccontato un film dell’orrore che non esiste. Ci sono stati episodi di ferocia con termini e attacchi non indifferenti. Ma non è una questione con Daniela, a cui auguro buon lavoro”.

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