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Politica Riccione / Viale Dante

Sabrina Vescovi: "Al fianco dei comitati d’area con un progetto speciale per viale Dante"

La candidata a sindaco di Riccione del centrosinistra: "Un articolato progetto d'identità commerciale da rilanciare attraverso un concorso d'idee"

Ognuno ha la sua identità, problemi diversi ed esigenze specifiche. Ma tutti hanno un’unica grande passione, Riccione. Sono i comitati d’area, laboratori d’idee al servizio della comunità e insieme presìdi territoriali. “Un valore aggiunto per la città - rende merito Sabrina Vescovi – Incontrandoli mi sto rendendo conto della tanta voglia di fare, dell’energia che ciascuno ci mette. E’ un altro modo di fare volontariato e il governo del territorio non può non tenere conto. Soprattutto perché il loro contributo va ben oltre il quartiere di appartenenza. Compito dell’amministrazione dovrebbe essere innanzitutto quello di mettere in rete questo enorme potenziale, anche semplicemente invitandoli a sedersi tutti attorno allo stesso tavolo periodicamente. Momenti utili a risolvere situazioni sfociate in alcune recenti frammentazioni ma anche a superare conflittualità latenti. L’amministrazione poi non può retrocedere dal suo compito di affiancamento dell’iniziativa privata. Occorrerà quindi riesaminare la questione contributi, soppesandola attentamente. Come ben raccontano gli stessi comitati, da San Lorenzo al Paese, basta davvero poco per dare sostanza a grandi cose. Ad esempio tornando a farsi carico di un supporto logistico-organizzativo ai diversi eventi, un aiuto forse anche più apprezzato”.

“Un approfondimento a parte, con i comitati, lo si dovrà fare poi sul commercio, una vera ‘infrastruttura sociale’ che deve dare risposte più ampie alla città e contribuire ad essere motore di un sistema territoriale , in sinergia con gli altri comparti produttivi - allarga il ragionamento il candidato sindaco del centrosinistra - Purtroppo oggi il commercio è tra i settori più in crisi a Riccione. In particolare lungo alcuni assi, penso soprattutto a viale Dante. Eppure proprio in quest’area, dove i negozi hanno dimensioni più ridotte e quindi affitti più sostenibili, c’è maggiore spazio per una nuova progettualità. L’idea su cui stiamo lavorando prevede incentivi per start-up che abbiano proposte originali, che si tratti di una specializzazione o prodotti di artigianato artistico. Per partire andranno quindi rimessi a bilancio quegli 85mila euro spariti dal fondo per i consorzi di garanzia. Risorse da destinare a giovani iniziative imprenditoriali, per dare loro un primo impulso. Poi anche su viale Dante occorrerà fare un ragionamento più consistente, di medio-lungo periodo, per ripensarlo dal punto di vista funzionale, con l’inserimento di alcuni spazi di aggregazione ad esempio. Un articolato progetto d’identità commerciale da rilanciare attraverso un concorso d’idee”.

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