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Riflessioni tra Green Pass e guerra in Ucraina, il laboratorio di Unicum fa esordio con Goodbye Globalism

Evento culturale promosso dal laboratorio politico di “Unicum Romagna” nel quale è stato presentato il libro "Goodbye Globalism! Le Origini sociopolitiche del “Grande Reset” di Paolo Borgognone

Domenica pomeriggio, alla sala Marvelli di Rimini, si è svolto il primo evento culturale promosso dal laboratorio politico di “Unicum Romagna”, in collaborazione con l'associazione “Identità europea”, nel quale è stato presentato il libro ‘Goodbye Globalism! Le Origini sociopolitiche del “Grande Reset” vol. I’ direttamente dal suo autore, Paolo Borgognone.

L’autore ha scritto questo libro tra maggio 2019 e febbraio 2021, quindi senza l’emotività derivante dalle restrizioni sociali generatesi nella società italiana a seguito dell’utilizzo del lasciapassare verde, e questo ha indirettamente determinato una analisi ancora più “distaccata” della situazione mondiale, ponendo attenzione al rapporto tra governanti e governati, tra elite e popolo.

Durante la presentazione del libro, rispondendo alle domande dei tanti partecipanti, l’autore ha evidenziato come le motivazioni che hanno spinto molte persone a protestare in piazza un anno fa siano venute a diminuire, solo perché il lasciapassare verde oramai ha concluso il suo ciclo vitale; tuttavia allo stesso tempo l’autore ha evidenziato che "la protesta dovrebbe continuare, anche perché le politiche portate avanti dal Governo passato e da quello recente ci hanno condotti di fatto ad una guerra contro la Russia, fornendo armi all’Ucraina, senza che in realtà da parte dell’Italia sia stata mai fatta una dichiarazione di guerra. La maggioranza degli Italiani non è favorevole a tale guerra, ma in fin dei conti molti di loro pensano che non vi sia possibilità di opporsi a tale posizionamento geopolitico del nostro Paese, che in realtà risulta essere solo una semicolonia degli Sua (Stati Uniti d’America)" sostiene l'autore.

Infine l’autore ha sottolineato secondo il suo parere come questa guerra contro la Russia venga alimentata, affermando che la Russia rifiuta i negoziati di pace, quando in realtà le condizioni che si vogliono imporre alla Russia siano da essa inaccettabili, come lasciare la Crimea, fare entrare l’Ucraina nella Otan (Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord) e lasciare all’Ucraina i territori occupati dall’esercito di Vladimir Putin dopo l’inizio della operazione militare speciale, iniziata il 24 febbraio scorso. L’autore ha evidenziato come situazioni analoghe siano avvenute in passato, in particolare facendo l’esempio di quanto successo nel 1998 in Jugoslavia, quando la Otan chiese alla stessa Jugoslava una cosa che era impossibile da accettare: l’arrivo di truppe Otan in tutto il territorio jugoslavo, spese di mantenimento di tali truppe, e che, nel caso qualche militare della Otan avesse commesso crimini di un qualunque genere in Jugoslava, egli ne avrebbe risposto solo alla Otan o allo Stato da cui egli proveniva.

Questo è stato il primo evento di “Unicum Romagna”, ma ne seguiranno altri nei primi mesi del 2023, "perché, per combattere una narrazione del pensiero tanto unico quanto falso, l’unica arma possibile è un pensiero critico, fondato sulla lettura di libri pieni di conoscenza, come, appunto, quello presentato domenica da Paolo Borgognone".

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