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Rigenerazione urbana e stop al consumo di suolo, Arlotti tra i firmatari della proposta di legge

Il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti è tra i firmatari della proposta di legge “Norme per il contenimento dell'uso di suolo e la rigenerazione urbana” presentata alla Camera

Il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti è tra i firmatari della proposta di legge “Norme per il contenimento dell'uso di suolo e la rigenerazione urbana” presentata alla Camera. Il testo raccoglie le sollecitazioni emerse da più parti (dagli organismi parlamentari ai professionisti del settore a Legambiente) sul tema del contenimento del consumo del suolo, collocando le norme nel quadro di una indispensabile, revisione delle normative in materia di fiscalità immobiliare e di perequazione, compensazione e incentivazioni urbanistiche.

Obiettivo, contenerne il consumo di suolo, mitigarne gli impatti e orientare gli interventi edilizi verso la riqualificazione delle aree già urbanizzate, rendendo sempre meno convenienti gli interventi di nuova urbanizzazione. La proposta individua come suoli da tutelare non solo quelli agricoli, ma tutti i suoli liberi non urbanizzati. “Il contenimento del consumo del suolo e della rigenerazione urbana è uno dei punti cardine delle politiche di riqualificazione del nostro territorio – sottolinea Arlotti -, e sta diventando anche in Italia di grande attualità e importanza. È entrato in una crisi irreversibile il modello di urbanizzazione fondato sulla continua espansione edilizia ed è sempre più chiaro che il rilancio del settore e la sostenibilità ambientale possono trovare una ragione di forte convergenza se si sanno cogliere le grandi potenzialità di sviluppo del riuso e della rigenerazione urbana a fini energetici e ambientali. Il testo fa ampio riferimento a strumenti e politiche messe in atto con successo in molti altri paesi europei, combinando obiettivi quantitativi di riduzione del consumo di suolo a politiche integrate di natura fiscale, ambientale e urbanistica”.

La proposta di legge prevede innanzitutto che la trasformazione del suolo causata dall’espansione delle aree urbane sia soggetta a un contributo che si aggiungerà agli oneri di urbanizzazione e al costo di costruzione, e sarà sostituibile con una cessione compensativa di aree da destinare a verde, percorsi pedonali e ciclabili. I Comuni dovranno destinare i proventi del contributo a un fondo per gli interventi di bonifica dei suoli, di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, di demolizione e ricostruzione di edifici in aree a rischio idrogeologico, di acquisizione e realizzazione di aree verdi, nonché per la riqualificazione del sistema delle infrastrutture e delle attrezzature pubbliche. La proposta ristabilisce tra l'altro l'originaria funzione degli oneri di urbanizzazione, che negli ultimi anni potevano essere utilizzati fino al 75% per le spese correnti dei Comuni, prevedendo che siano vincolati alla esclusiva realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

Gli enti locali potranno inoltre individuare, attraverso i propri strumenti urbanistici, ambiti di rigenerazione urbana da assoggettare a interventi coordinati di riqualificazione, con la possibilità di utilizzare procedure urbanistiche e incentivi fiscali. Gli strumenti urbanistici potranno perseguire la perequazione urbanistica attraverso l’equa distribuzione fra le proprietà immobiliari dei diritti edificatori e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. La proposta individua infine i termini attraverso cui i comuni possono utilizzare lo strumento della compensazione e dell'incentivazione urbanistica per l’acquisizione di aree con strumenti alternativi all’esproprio. Si prevede ad esempio l’attribuzione di quote di edificabilità alle aree interessate, da utilizzare secondo le disposizioni degli strumenti urbanistici in loco o da trasferire in altre aree. Nel rispetto dell'autonomia legislativa regionale, i diritti edificatori privati avranno una decadenza temporale, liberando il suolo dal legame con le sue destinazioni edificatorie.

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