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Marzio Pecci plaude all'ordinanza sul "mare d'inverno"

Il consigliere comunale della Lega Nord: "L'anno si chiude con il permanere della crisi del turismo, ma questa ordinanza può rappresentare un piccolo passo verso l'uscita"

"Sono anni che propongo la possibilità di vivere la spiaggia dodici mesi all’anno e ne sono sempre stato così convinto da inserirla anche nel mio  programma elettorale. Avevo scritto: 'Crediamo che la spiaggia debba essere viva dodici mesi all’anno. Terminata la stagione balneare occorre pensare all’arenile come spazio aperto da sfruttare e portare a reddito, magari attraverso la realizzazione di strutture amovibili che siano luogo di rappresentanza degli Stati della comunità europea, di intrattenimento e sviluppo culturale degli Stati stessi a cui sarebbe affidata dal concessionario la gestione fino al 15 marzo di ogni anno'". Il consigliere comunale della Lega Nord di Rimini, Marzio Pecci, è favorevole all'ordinanza balneare della Regione Emilia-Romagna, che sarà emanata a fine gennaio 2017, e che offre ai gestori degli stabilimenti rivieraschi la possibilità di restare aperti tutto l’anno. "Lo scetticismo politico ora sembra vinto, ma dobbiamo attendere l’ordinanza regionale che è stata promessa per gennaio; mi auguro che l’assessore Corsini e la Giunta regionale mantengono la parola - prosegue Pecci. - L’ordinanza regionale, che mi piace chiamare 'Il mare d’inverno', dovrà regolare la possibilità di utilizzare l’arenile non solo per le attività finora svolte, ma dovrà consentire lo svolgimento di qualsiasi attività possibile su uno spazio aperto, lasciando ai singoli imprenditori balneari la scelta per sperimentare le loro idee che, sicuramente, saranno innovative".

"La delibera che la Regione approverà - continua il consigliere comunale - sarà molto importante perché consentirà di creare, sulla costa romagnola, un’economia annuale lasciandoci, finalmente, la stagionalità alle spalle. In questo caso il connubio amministrazione regionale ed imprenditori sembra essere perfetto: da una parte iI provvedimento amministrativo, di competenza della regione, dall’altra gli imprenditori pronti a realizzare i progetti secondo l’economia di mercato. All’Amministrazione riminese ora il dovere di pensare, in tempi rapidi, ad un “piano spiaggia” per tagliare i tempi lunghi che il Parco del Mare richiederà. Con questa delibera sono certo che gli operatori di spiaggia, tutti, non avranno più alcuna scusante ed il loro immobilismo non sarà più giustificato: gli stabilimenti potranno diventare delle imprese annuali decisive per il rilancio dell’economia riminese Bolkenstein permettendo. E su questo però bisogna che i concessionari siano fermi e non si facciano imbrogliare dalla politica di questo Governo. La richiesta all’Europa può essere una sola: o si cambia la Bolkestein oppure l’Italia esce da questa Europa. L’anno si chiude con il permanere della crisi del turismo, ma questa ordinanza può rappresentare un piccolo passo verso l’uscita".

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