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Referendum costituzionale, preside nega assemblea dei sindacati

Sindacati sul piede di guerra dopo il balletto, con tanto di post su Facebook, della preside Lorella Camporesi dell'istituto comprensivo Centro storico

E' assolutamente legittimo parlare del referendum costituzionale in una assemblea sindacale con il personale scolastico. Il caso scoppia a Rimini dove una dirigente scolastica, Lorella Camporesi dell'istituto comprensivo Centro storico, non concede, un unicum in regione, la partecipazione dei lavoratori in orario di servizio all'assemblea indetta dalla Cgil per spiegare le ragioni del No. Adducendo come motivazione una circolare del ministero dell'Interno che vieta la propaganda politica. Da qui il ritiro del permesso già concesso. Ma la Cgil non ci sta e ricorre al Provveditorato che dà ragione al sindacato. Così la dirigente fa parziale marcia indietro e questa mattina scrive ai docenti che chi intende partecipare all'assemblea può comunicarlo alla segreteria. Sebbene ancora pende un interpello alla Prefettura.

La Cgil di Rimini non avrebbe voluto uscire pubblicamente sulla questione, a "costringerla" è stato un post su Faceook della stessa Camporesi, spiega alla stampa convocata d'urgenza nel primo pomeriggio, il segretario generale Graziano Urbinati. "Volevamo evitare un polverone, sul referendum se ne è alzato anche troppo, facendo intervenire il Provveditorato", argomenta. E' un diritto sancito dalla Costituzione e dal Contratto nazionale dei lavoratori potere partecipare a un'assemblea sindacale sul tema scelto da chi organizza. Vincoli non ce ne sono, precisa Urbinati.

Nello specifico l'assemblea, che si svolgerà regolarmente lunedì prossimo 28 novembre dalle 8 alle 10 per gli istituti comprensivi e dalle 11 alle 13 per le scuole superiori, ha all''ordine del giorno le ragioni del No della Cgil con le ricadute su scuola e lavoro; le pensioni oltre a varie ed eventuali. Per il dirigente scolastico però, prende parola il segretario provinciale della Flc-Cgil, Roberto Barbieri, "il primo punto è un argomento politico" e a suo dire quindi proibito dalla circolare del Viminale. Con la nuova comunicazione solleva poi "un dubbio interpretativo". Ma il sindacato ha fatto centinaia di assemblee in regione e in Italia e "questo è l'unico caso del genere, siamo meravigliati".

Ora sembra tutto rientrato ma se la questione fosse andata avanti la Cgil era pronta alla denuncia per atteggiamento antisindacale. "I lavoratori - ribadisce Urbinati - hanno il diritto di accedere alle assemblee", che a dire il vero non sono proprio partecipatissime. Questa mattina per le scuole di Santarcangelo e Novafeltria c'erano una sessantina di persone all'incontro. Sul referendum, conclude, "qualcuno carica di eccessivi argomenti e qualcuno si fa trascinare in una battaglia da tifoseria. Bisogna parlarne nel merito, non si tratta di elezioni politiche ma della Legge costituzionale".
(Agenzia Dire)

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