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Spostamento campo nomadi, consiglio comunale infuocato

Il vicesindaco Gloria Lisi fatica a rispondere alle interrogazioni, l'aula assediata dai cittadini inferociti

"Avrei potuto portare qui i 13 bambini e forse urlereste meno. Ma queste strumentalizzazioni di utilizzare bambini per rassicurarvi non credo sia giusto farlo". Fa fatica questa sera in consiglio comunale a Rimini il vicesindaco Gloria Lisi a rispondere alle tre interrogazioni della minoranza sullo smantellamento del campo nomadi di via Islanda e il conseguente trasloco in microaree da scegliere delle 11 famiglie sinti presenti. Sono tanti i riminesi presenti per contestare il provvedimento dell'Amministrazione. Volano urla, "vergognatevi", Lisi prova a rivolgersi anche direttamente ai cittadini, ma non la spunta. Mentre un clima da stadio accompagna gli interventi di Gioenzo Renzi di Fratelli d'Italia, Nicola Marcello di Forza Italia e Gennaro Mauro del neo rinominato gruppo Movimento nazionale per la sovranità.

"Provo a rasserenarvi, se siete qui è ovvio che siete preoccupati. Ma bisogna conoscere il fenomeno", fa un tentativo il vicesindaco. Si tratta di 45 persone, 11 nuclei familiari, 25 donne e 20 uomini, di cui 13 bambini, anche molto piccoli. "Se andiamo a vedere di chi stiamo parlando, capiremmo che la situazione è meno preoccupante di quello che sembra". Ma il pubblico rumoreggia. E poi "18 su 45 sono nate a Rimini". Selva di fischi. "Le microaree sono una soluzione interessante - prosegue Lisi - è un insediamento dove si responsabilizza un capo famiglia", chiude lanciando la proposta di "un patto con i cittadini, saremo noi a vigilare. E' facile urlare ora".

Renzi non ci sta, "i cittadini sono preoccupati con ragione", rimarca, si devono revocare le delibere. "Vi dovete confrontare con la gente", tuona. Ci sono stati, aggiunge Marcello, "errori di merito, metodo e tempi" e se oggi "sono venuti con le macchine, quelli di Corpolò verranno con i trattori". Anche Mauro insiste per il ritiro delle delibere puntando piuttosto sulle case popolari. Nessuno dei tre è soddisfatto e tanto meno i cittadini che lasciano l'assise. 

Il consigliere comunale della Lega, Matteo Zoccarato, parla di “agghiacciante teatrino. La situazione sta esplodendo e il Sindaco se ne lava le mani. Ancora una volta si è concesso il lusso di disertare il consiglio comunale pur sapendo che la misura è colma, che i cittadini vogliono risposte immediate e concrete e che è necessario fare un passo indietro per evitare il peggio. Al suo posto una Lisi impertinente e arrogante che, alle
istanze della gente e alle proteste di famiglie e residenti, ribatte con prepotenza e supponenza, quasi liquidandoli, sminuendo la portata dell’emergenza e arrampicandosi sugli specchi. Come consigliere comunale e rappresentante dei cittadini, mi sono profondamente vergognato per il suo comportamento. Questa Giunta sta veramente toccando il fondo”. A dare ulteriore “fastidio” all’esponente del Carroccio, è stata l’improvvisa
“scomparsa, dall’ordine del girono del consiglio, di una mia mozione sulla microarea di via Maceri, magicamente volatizzatasi per un presunto errore tecnico del sistema. A pensar male - conclude Zoccarato - si fa peccato ma a
volte, purtroppo, ci sia azzecca.”

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