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Trasporto pubblico, scontro tra i sindaci della Romagna e i sindacati

I primi cittadini bacchettano le parti sociali per avere indetto lo stato di agitazione contro la creazione dell'Agenzia unica romagnola

La "paura" dei sindacati dei bandi pubblici aperti a tutti è "francamente incomprensibile" . Garantiscono infatti "trasparenza e condizioni migliori per gli utenti". I quattro sindaci della Romagna, Andrea Gnassi per Rimini, Michele De Pascale per Ravenna, Davide Drei per Forlì e Paolo Lucchi per Cesena, bacchettano le parti sociali per avere indetto lo stato di agitazione contro la gara pubblica di affidamento del servizio in tre lotti. Chiedendosi perchè, come affermano i sindacati, "sarebbe un 'progetto disastroso' il percorso dei bandi pubblici trasparenti". I quattro primi cittadini ribadiscono inoltre la bontà del progetto dell'Agenzia unica romagnola, ricordando che l'iter è stato concluso con l'approvazione da parte di tutti gli enti territoriali del bacino, oltre 60 Comuni, e "il mandato chiaro di procedere speditamente con le gare pubbliche di affidamento del servizio". Anche perchè alcuni bacini, come quello riminese, per normative vigenti non possono prorogare l'obbligo di servizio oltre il 31 dicembre 2017. Valorizzando inoltre "le specificità, anche economiche, dei singoli territori che nel trasporto pubblico costituiscono un elemento strategico non negoziabile".

Da qui la scelta di una stazione appaltante unica, l'Agenzia romagnola, a oggi, sottolineano Gnassi, De Pascale, Drei e Lucchi, "l'unica aggregazione di questo tipo in ambito regionale", a conferma della volontà della Romagna di "fare accordi di area vasta su servizi primari, mantenendo qualità e quantità degli stessi a favore dei cittadini". Da ultimo i sindaci della Romagna confermano "l'assoluta intenzione di procedere con il percorso condiviso di costituzione dell'Agenzia unica, come peraltro auspicato a più riprese dalle stesse organizzazioni sindacali. Anche alla luce di eventuali nuove aggregazione sul piano regionale che non debbono e non possono inficiare il percorso in essere delle gare sul Tpl".
(Agenzia Dire)

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