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Rinegoziazione dei mutui, l'attacco della Lega: "I revisori bocciano e la maggioranza approva"

"Gli Amministratori, in questi anni, non hanno ascoltato i nostri appelli coi quali chiedevamo minori spese ed in particolare per il personale dipendente e per i dirigenti"

Il rendiconto finanziario 2019 del Comune di Rimini è al centro dell'attenzione e, dopo la bocciatura da parte del Collegio dei Revisori dei Conti, arriva anche il parere negativo sulla delibera della provincia di rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Lo spiega il consigliere della Lega Marzio Pecci secondo cui “gli Amministratori, in questi anni, non hanno ascoltato i nostri appelli coi quali chiedevamo minori spese ed in particolare per il personale dipendente e per i dirigenti oltre a richiedere gare d’appalto “trasparenti” per evitare i “pastrocchi” come Tecnopolo e Acquarena. La Lega ritiene che la politica della spesa comunale debba essere rivista e chiede, pubblicamente, che l’amministrazione venga svolta secondo la diligenza del buon padre di famiglia.

Pecci commenta la delibera della provincia sulla rinegoziazione dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti: "Purtroppo comporta una maggiore spesa di 2.308.000 euro e i revisori dei conti hanno espresso “parere non favorevole in quanto non si rileva l’economicità per tutto il periodo 2020-2045 oltre alle nuove quote di interessi notevolmente superiori in valore assoluto rispetto alla situazione ante negoziazione”.”

Dal consiglio è arrivato però il via libera. “La maggioranza – commenta Pecci – si è assunta la responsabilità del danno erariale che la Corte dei Conti potrebbe chiedere ai consiglieri che hanno espresso il voto favorevole al quale “astutamente” si è sottratto il consigliere di Patto Civico, Mirco Muratori, che si è allontanato prima del voto“.

In consiglio assente il consigliere di maggioranza  Pasini e Peci evidenzia che sono quindi mancati “i voti necessari per ottenere la “immediata eseguibilità” della delibera che, col voto contrario dell’opposizione, è stata negata. Pertanto la delibera per la rinegoziazione dei mutui dovrà attendere il decorso del termine dei dieci giorni anche se il Presidente ha dichiarato di assumersi tutte le responsabilità conseguenti al “parere non favorevole” dei Revisori”.
 

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