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Riordino territoriale, vertice tra gli amministratori di destra della Valconca

"Allo stato attuale - ha affermato Lombardi - tale ipotesi è esclusa dalla legge regionale 21/2012 e modificare la legge non sarà facile neppure per la nuova maggioranza visto che si tratterebbe di rimettere in discussione gli assetti di tutte le Unioni della Regione"

Mercoledì sera, su iniziativa del neo Consigliere Provinciale Giorgio Ciotti, si è tenuta a Montefiore una riunione degli amministratori della Val Conca eletti nelle liste che non si riconoscono nella sinistra per iniziare a discutere in maniera coordinata delle riforme relative al riordino territoriale. Il Sindaco Valli Cipriani, ha fatto gli onori di casa, illustrando tutte le problematiche dell'Unione, mentre Ciotti ha riferito in merito alle prerogative della nuova Provincia ed ai suoi sviluppi anche alla luce della riforma costituzionale in atto.

Il Consigliere Regionale Marco Lombardi, ha poi relazionato sul tema delle unioni e delle fusioni, segnalando la necessità che i futuri Consiglieri regionali siano in grado di affrontare l'argomento con competenza ed una visione strategica che tenga conto delle posizioni di quei Comuni non allineati con la maggioranza che governa la Regione. Inoltre, Lombardi, su sollecitazione del sindaco Cipriani, ha chiarito come siano prive di fondamento le minacce del Presidente dell'Unione Santi e del Sindaco Battazza, relative alla possibilità di rivedere la determinazione dell'ambito ottimale e quindi di costituire una unione a nove e non a quattordici.

"Allo stato attuale - ha affermato Lombardi - tale ipotesi è esclusa dalla legge regionale 21/2012 e modificare la legge non sarà facile neppure per la nuova maggioranza visto che si tratterebbe di rimettere in discussione gli assetti di tutte le Unioni della Regione". In conclusione, al termine di un dibattito molto partecipato, Giorgio Ciotti, a cui è stato assegnato l'onere di coordinare gli amministratori della Val Conca, ha ribadito la necessità di dare continuità a questi incontri per sviluppare una strategia comune che sappia contrastare con efficacia le pretese strumentali ed infondate che una sinistra vecchia ed arrogante vorrebbe imporre nell'interesse del Partito Democratico e non dei cittadini.

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